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Viminale: «I seggi elettorali non siano solo nelle scuole»

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I sindaci cerchino sedi alternative alle scuole per i seggi elettorali. Lo chiede il Ministero dell’Interno con una circolare ai prefetti. Il gruppo di lavoro istituito su iniziativa della ministra Luciana Lamorgese, si legge in una nota del Viminale, «ha indicato in via esemplificativa alcuni tipi di edifici che potrebbero ospitare sezioni elettorali, rispetto ai quali i Comuni interessati dovranno verificare l’idoneità e il rispetto dei requisiti indicati».

Gli edifici alternativi, secondo il Viminale, potrebbero essere uffici comunali e sale consiliari; biblioteche e sale di lettura; palestre e impianti sportivi, comprese le palestre scolastiche, qualora il loro uso come seggio non impedisca l’attività didattica. Altri fabbricati indicati dal gruppo di lavoro del Ministero possono essere centri e impianti polifunzionali; circoli ricreativi e sportivi; locali dopolavoristici; spazi espositivi e fieristici; ludoteche; ambulatori e altre strutture non più ad uso sanitario; spazi non più adibiti a mercati coperti, mentre non sono indicati per motivi di opportunità edifici come sedi di partiti politici od organizzazioni sindacali, edifici di culto, caserme.

La circolare con queste indicazioni, firmata dal capo dipartimento per gli Affari interni e territoriali, Claudio Sgaraglia, è stata inviata ai prefetti, per sensibilizzare i sindaci. Il gruppo di lavoro che ha formulato l’ipotesi di locali alternativi alle scuole come seggi elettorale è composto da rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) e dell’Unione Province d’Italia (Upi). Il gruppo di lavoro ha formulato indicazioni sull’allestimento della sala del seggio elettorale e criteri per l’individuazione dei fabbricati che ospitano i seggi, allo scopo di assicurare un agevole accesso e deflusso degli elettori, l’adeguato allestimento delle cabine e la vigilanza da parte delle Forze dell’ordine

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Attualmente, sul territorio nazionale l’88% dei 61.562 seggi elettorali si trova all’interno di edifici scolastici. Il ministero punta così a dare nuovo impulso all’iniziativa avviata l’anno scorso in occasione del turno elettorale del 20 e 21 settembre 2020, che ha consentito lo spostamento in sedi diverse dalle scuole di 1.464 sezioni elettorali distribuite in 471 comuni.

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