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Leclerc è finalmente “re” di Monaco, nel segno di papà Hervé e di Jules Bianchi

Gioia e lacrime: alla festa del pilota della Ferrari, primo nel Gran Premio di F.1 di casa, si unisce il ricordo di chi tifa per lui da lassù

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Enzo Ferrari diceva che in Formula Uno, come nella vita, «la fortuna non esiste, esiste solo l’incapacità dell’uomo di fare o prevedere». C’è da dire che il punto di vista del mitico Drake non faceva una grinza; ma se avesse avuto una vita molto più lunga, forse, si sarebbe accorto di quanto quella sua massima potesse avere anche delle eccezioni.

Una di quelle si sarebbe chiamata Charles Leclerc, uno che il marchio del Cavallino lo sta rappresentando al meglio, nella buona e nella cattiva sorte. La sua maledizione con il circuito di casa stava diventando una prigione mentale per il monegasco che, dopo questa stupenda vittoria, può liberarsi di un peso. Anzi, di un macigno.

Negli ultimi 15 giri, Leclerc ha riavvolto il nastro dei ricordi, con le lacrime che quasi ne limitavano la vista. «L’anno prossimo correrò in Formula 1», aveva detto Charles al papà Hervé prima che morisse nel 2017. Era una bugia bianca per renderlo fiero, un’ultima volta prima di dirgli addio. Poi, il monegasco ci è arrivato davvero in Formula 1 ed ha finalmente coronato uno dei suoi sogni: vincere il Gran Premio di casa. Sì, papà Hervé sarebbe davvero orgoglioso.

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In quelle lacrime c’è anche il ricordo di Jules Bianchi, suo padrino sportivo, mancato anche lui nel 2015, dopo nove mesi di coma, per le conseguenze di un incidente avvenuto sul circuito di Suzuka l’anno precedente. Il pilota francese di origini italiane, vittima di una serie di sfortunate coincidenze durante quel terribile Gran Premio del Giappone del 2014, nello stesso anno proprio sul tracciato di Montecarlo riuscì a ottenere i suoi primi, e poi purtroppo unici, due punti in Formula 1, arrivando al nono posto in quella gara.

Charles sta facendo quello che avrebbe dovuto fare Jules se il crudele destino non si fosse messo di mezzo. E poi la già citata maledizione della gara di casa: il guasto ai freni nel 2018, l’errore in qualifica del team nel 2019, la mancata partenza per un guasto alla macchina nel 2021, l’errore strategico nel 2022 e l’assenza di prestazione dell’auto nel 2023. Al sesto tentativo, finalmente la grande soddisfazione.

Una giornata che è sembrata magica, sensazione che le vittorie di Leclerc riservano sempre in chi le ammira. Come se fosse accaduto qualcosa di speciale. A testimonianza di ciò, ci sono le lacrime di Alberto di Monaco, oltre a quelle dei tifosi sulle tribune che dicono più di mille parole. Infatti c’è qualcosa in questo ragazzo che trasmette delle emozioni che vanno quasi al di là degli stessi successi della Ferrari. Un binomio che sembra essere perfetto nonostante le soddisfazioni vere non siano ancora arrivate.

Allora un tuffo nelle acque del porto di casa sua è tutto ciò che ci vuole per allontanare i fantasmi e far partire una nuova fase della sua carriera. Con la consapevolezza che la macchina per lottare ad ogni gara c’è, oltre ad uno stato psicologico forse mai così positivo come in questo momento per Leclerc. Il 2024 sarà, probabilmente, ancora di Max Verstappen, ma Charles è davvero pronto a raggiungere l’ultimo vero obiettivo della carriera, il titolo di campione del mondo con la Ferrari. Per chiudere il cerchio. Per papà Hervé. Per Jules.

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Edoardo Sanfilippo
Edoardo Sanfilippo
Laureato magistrale in media, comunicazione digitale e giornalismo. Ricopro il ruolo di media analyst a Data Stampa. Le mie passioni? Lo sport, in particolare le quattro ruote, la politica e la scrittura. Adoro curiosare e sapere di più su tutti gli aspetti della società.
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