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Mobilità naturale

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I trasporti svolgono un ruolo essenziale per la società e l’economia e allo stesso tempo rappresentano una delle principali cause di pressioni ambientali, contribuendo ai cambiamenti climatici, all’inquinamento atmosferico e a quello acustico. Le vie di comunicazione occupano grandi fasce di suolo, frammentano gli habitat naturali e favoriscono l’impermeabilizzazione del terreno.

Il parco circolante mondiale attualmente è di circa un miliardo e duecento milioni di mezzi; solo in Italia quasi cinquantadue milioni, di cui poco più di trentanove milioni di automobili, quattro milioni e novecentomila mezzi pesanti e quasi sei milioni e ottocentomila motocicli. Tutte le altre categorie di veicoli (autobus, motrici, rimorchi e motocarri) non superano il mezzo milione di unità.

La notevole richiesta di mobilità di persone e merci su strada rende molto rilevante il problema dell’inquinamento da trasporti stradali soprattutto in considerazione dell’impatto sulle aree urbane relativamente a sostanze come il monossido di carbonio, i composti organici volatili, gli ossidi di azoto e le polveri sottili. Come se non bastasse, l’apporto alle emissioni di gas serra è particolarmente pesante per quel che riguarda l’anidride carbonica.

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Settori economici, come quello della produzione di energia elettrica e l’industria, hanno ridotto le loro emissioni mentre quelle da trasporto sono aumentate: attualmente i trasporti su strada producono il 70% delle emissioni climalteranti; la restante parte è prodotta dal trasporto marittimo e aereo per un totale di oltre un quarto delle emissioni totali. Consumano un terzo di tutta l’energia derivante dal petrolio e ciò significa che sono responsabili di gran parte delle emissioni di gas a effetto serra contribuendo in larga misura ai cambiamenti climatici. Consumare meno petrolio vuol dire vivere in un mondo più sicuro, stimolare l’economia, contrastare il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici, ridurre le polveri sottili da traffico veicolare.

Ognuno di noi ha, ogni giorno, a che fare con il sistema dei trasporti nei vari modi in cui si compone, entrando in contatto con i relativi problemi. Ripensare l’intero sistema della mobilità significa andare verso una vita migliore dove la salute del pianeta si muove di pari passo con quella di tutti noi che lo abitiamo.

Ecco cos’è la mobilità sostenibile: un percorso in cui tutti, cittadini, case automobilistiche, amministrazioni pubbliche e politica scelgono di condividere l’dea di un nuovo sistema di trasporti che permetta di muoversi in modo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, ottimizzando gli spostamenti e abbattendo le emissioni per rendere le nostre città più vivibili. Ci sono scelte che ognuno di noi può fare individualmente, senza che sia necessario alcun intervento legislativo per incentivarle. Alcune sono scelte impegnative che coinvolgono l’organizzazione del quotidiano in maniera importante ma in tanti trovano giovamento sia per la loro coscienza ambientale sia in termini economici e di miglioramento della qualità della vita.

Come sempre accade, perché abbiano un risultato positivo sull’ecosistema, è necessario che siano messe in pratica da un numero elevato di persone.
– Usare veicoli non motorizzati, come biciclette e monopattini, anche elettrici, come vanno tanto di moda oggi.
– Usare maggiormente il trasporto pubblico.
– Ottimizzare l’uso dell’automobile con tecniche come il car pooling, una sorta di condivisione del mezzo per abbattere costi ed emissioni.
– Ridurre la necessità di spostamenti utilizzando lo smart working quando possibile.
– Scegliere località vicine per le proprie vacanze.
– Privilegiare fornitori locali per i propri acquisti.

I motivi per cui risulta chiaro che percorrere una strada alternativa che permetta lo sviluppo di una mobilità più sostenibile sono davvero molti: inquinamento atmosferico, emissioni di gas serra, inquinamento acustico, congestione stradale, incidentalità, degrado delle aree urbane e consumo del territorio.

Ma è anche chiaro che sicuramente il nostro modo di muoverci deve cambiare drasticamente nei prossimi anni per vincere la sfida climatica che abbiamo di fronte. Le iniziative di informazione e sensibilizzazione servono ad aiutare le conoscenze di base sulle quali è possibile fondare nuove azioni che porterebbero a quel cambiamento che sembra essere sempre più necessario: ma tocca un po’ a tutti fare la propria parte.

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Matteo Lai
Matteo Lai
Naturalista, subacqueo, velista ed esperto di educazione ambientale: il mare è la sua passione. Da qualche anno collabora con una società che si occupa di turismo scolastico dove si occupa di educazione ambientale e vela puntando sempre la sua attenzione sui temi della tutela ambientale e della natura. Con la fondazione di One World ha un obiettivo molto semplice: sensibilizzare i cittadini sul valore della tutela ambientale. One World, che ha sede ad Andria (BT), è un’associazione no profit per la tutela ambientale, nata dal desiderio di smuovere la coscienza sociale al fine di radicare nuovi valori ed innescare, così, un circolo virtuoso di comportamenti eco–friendly consapevoli. Tutte le attività che l’associazione One World promuove hanno sempre una valenza educativa finalizzata alla diffusione di una maggiore conoscenza, sensibilizzazione e rispetto dell’ambiente.
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