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Mirai No Nagaki e il mistero della “cartolina in musica” spedita dal futuro

Il nickname giapponese cela un misterioso personaggio. Il 25 agosto il suo album “Alioth”: mette insieme suoni della natura ed elettronica

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A partire dal 25 agosto su tutte le piattaforme digitali, in uscita l’album “Alioth” dell’artista Mirai No Nagaki. Dietro questo nickname giapponese, dal successo innegabile negli ambienti di nicchia, si nasconde una identità misteriosa. Non abbiamo alcuna certezza a livello reale, nemmeno se sia uomo o donna. Sul fronte musicale, invece, ne conosciamo i pezzi di grande ascolto usciti finora ed anticipatori dell’album. Lo scorso 19 maggio è stato il turno del singolo omonimo “Alioth”. A giugno e luglio l’uscita di altri due singoli: “Copernicus” ed  “Enif”.

«Il nome “Mirai No Hagaki” in giapponese significa “cartolina del futuro”, ed è legato alla sua speranza di comunicare un messaggio significativo per il futuro attraverso la mia arte – ha fatto sapere Mirai No Hagaki sin all’inizio attraverso canali stampa -. La parola “cartolina” rappresenta l’idea di condividere un messaggio o una visione con il mondo, simile a come si invia una cartolina a qualcuno per condividere pensieri o ricordi speciali. Il termine “futuro” indica un’aspirazione verso un mondo migliore, una prospettiva ottimistica e la volontà di influenzare positivamente il futuro attraverso l’arte. Inoltre, Mirai No Hagaki suggerisce anche un senso di mistero e attesa, come una cartolina proveniente dal futuro che porta con sé un messaggio intrigante o visioni uniche».

Mirai No Hagaki è stato ispirato a creare musica ambient da un profondo desiderio di esplorare le emozioni e le atmosfere che possono essere evocate attraverso i suoni e le composizioni senza confini. La bellezza e l’infinità dello spazio cosmico, insieme alla ricerca di una connessione interiore e di momenti di pace, hanno alimentato la sua passione per questo genere.

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Il genere ambient offre del resto la libertà di creare paesaggi sonori che siano rilassanti, immersivi e capaci di trasportare gli ascoltatori in un viaggio sensoriale unico. L’artista ha inteso  creare un legame tra le atmosfere sonore dell’album e di ogni canzone, e le peculiarità delle stelle, trasmettendo un senso di meraviglia e contemplazione cosmica attraverso la musica.

Per creare le atmosfere sonore presenti in “Alioth”, per gli elementi ambientali sono stati registrati suoni della natura, come il fruscio del vento, il canto degli uccelli e il suono delle onde, il canto dei grilli… Queste registrazioni sono state poi manipolate e modificate utilizzando software di produzione musicale per ottenere effetti sonori unici. Da sottolineare l’impiego di sintetizzatori analogici e digitali per creare melodie eteree e pad di sottofondo. Il lavoro, infine, è continuato anche su varie texture sonore, modulando gli oscillatori e applicando effetti come riverberi e delay per creare spazialità e profondità.

«Una parte importante del processo creativo – specifica Mirai No Hagaki – è stata sicuramente l’uso delle tecniche di layering, sovrapponendo diversi suoni per creare una maggiore complessità e un senso di profondità nella musica. Ho anche sperimentato con manipolazioni e trattamenti sonori, come la granulazione e la modulazione di frequenza, per ottenere effetti unici e evocativi. Complessivamente, l’obiettivo era creare un’atmosfera sonora rilassante e coinvolgente, in cui ogni suono contribuisse a trasportare gli ascoltatori in uno spazio emotivo e contemplativo».

“Alioth” è un lavoro in uscita veramente intrigante, dove possiamo trovare l’audio in Dolby Atmos, che offre agli ascoltatori un’esperienza di ascolto più immersiva e coinvolgente. Attraverso questa tecnologia, si crea un effetto tridimensionale, in cui il suono si muove nello spazio e avvolge l’ascoltatore da ogni direzione. Prevale così un senso di profondità e di spazialità, facendo sentire gli strumenti e le atmosfere musicali come se fossero presenti fisicamente intorno a chi ascolta. Il Dolby Atmos amplifica pertanto l’esperienza emozionale e sensoriale di “Alioth”, permettendo di immergersi completamente nella musica e di cogliere tutti i dettagli e le sfumature sonore in modo più intenso. È come se si entrasse in una dimensione sonora totalmente nuova, amplificando l’effetto terapeutico e rilassante dell’album.

Su quale sia il messaggio principale che desidera comunicare attraverso questo album, Mirai No Hagaki è perentorio: «Quello di trovare un rifugio nella musica. Vorrei che questo album fosse un’oasi di tranquillità e serenità per chi lo ascolta, un invito a rallentare e a immergersi in un viaggio interiore. Attraverso le diverse tracce ambientali, spero che raggiungiate un senso di pace profonda, stimolando la riflessione e favorendo un’esperienza di connessione con voi stessi. Come un’ancora di salvezza: che sia per tutti un’esperienza musicale di conforto e ispirazione nel mondo frenetico in cui viviamo».

L’album “Alioth” verrà pubblicato grazie a Patiotic Records. Fondata nel 2022 da Patricio Menis, Patiotic Records è diventata rapidamente una forza da non sottovalutare nell’industria musicale. Inizialmente focalizzata sul genere LoFi, l’etichetta ha ampliato il proprio repertorio includendo anche generi come il neo classico, l’ambient e stili adatti alla sincronizzazione come il rock progressivo e il pop, con piani per coprire ancora più stili nel 2024. Con oltre 30 inserimenti in playlist editoriali e più di 8 milioni di stream, Patiotic Records ha conquistato ascoltatori in tutto il mondo.

Da sinistra, le copertine di Alioth, Copernicus ed Enif

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