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Inclusione, cultura e tradizioni: nasce il protocollo della “concuranza”

Il modello della “intelligenza collettiva cooperante” è alla base dell'accordo tra Pontificia Accademia Mariana e Svimar per il Mezzogiorno

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Promuovere attività di ricerca e azione sulle tradizioni e sulle vocazioni territoriali, la realizzazione di poli scientifici e attività di diffusione culturale della concuranza, ovvero la teoria generale dell’innovazione sociale mostrata attraverso il modello connettivo dell’intelligenza collettiva cooperante. Un sistema operativo diffuso, di intelligenze umane cooperanti, basato sui legami costitutivi di ogni singolo essere del creato. Il tutto ispirato dalla figura della Madonna, dalle sue espressioni di pietà e dalla capacità della Vergine di suscitare alte espressioni nella letteratura e nell’arte

Sono questi i contenuti del Protocollo generale di cooperazione dell’unità di missione culturale della “Concuranza”, per la diplomazia delle tradizioni e vocazioni territoriali. È stato sottoscritto nei giorni scorsi, nella propria sede, dalla Pontificia Academia Mariana Internationalis (Pami) e dalla Svimar, Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno e aree interne, che ha sede a Potenza.

La Svimar è la prima associazione ad essersi impegnata nella creazione dei “Borghi della Concuranza”, con la nascita del dialogo interreligioso per la pace, temi cari allo stesso Papa Francesco, ai quali si è riferito pubblicamente più volte. In una lettera al presidente della pontificia Accademia Mariana, il Pontefice afferma la devozione mariana è un patrimonio religioso culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza.

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Anche Giovanni Paolo II si era dimostrato assertore di un cammino di nuove vie di accesso alla Chiesa, in cui la Madre del Redentore divenisse emblema di un rinnovato incontro ed una rinnovata fraternità. Per questo Papa Wojtyla volle che la marianologia avesse il debito ruolo della formazione teologica universitaria e nel dialogo tra i saperi. Il Pontificio Ateneo, di tradizione francescana, collabora con i vari centri di studi ecclesiastici e laici, accompagnando il Magistero universale della Chiesa con la ricerca ed il coordinamento degli studi mariologi.

Una particolare attenzione, secondo quanto previsto dal Protocollo generale sottoscritto dai due enti, verrà posta verso le aree disagiate e del Mezzogiorno d’Italia soggette allo spopolamento. L’obiettivo dell’azione sarà quello di instaurare e consolidare l’inclusione dei piccoli comuni delle aree interne attraverso i tanti sindaci associati a Svimar.

Affermata anche la volontà di promuovere, attraverso la cooperazione tra i due enti sottoscrittori, le relazioni scientifiche e didattiche finalizzate al raggiungimento di una formazione superiore di livello internazionale, attraverso la ricerca scientifica, la realizzazione di conferenze e corsi di aggiornamento, con la cooperazione in programmi accademici e culturali e scambi di informazioni.

Nell’occasione al presidente della Svimar, Giacomo Rosa, è stato anche conferito dal Consiglio della Pontificia Academia un Diploma in merito di socio onorario, Inter Socios Onorarios cooptaret. Si è trattato di un riconoscimento per le attività della Svimar per lo sviluppo del Mezzogiorno e per l’impegno profuso nella missione di aiuti umanitari concreti e diretti verso le popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna, nelle zone più decentrate.

Il Protocollo generale è stato sottoscritto dal presidente della Svimar, Giacomo Rosa, e dal prefetto pontificio della Pami, il francescano Stefano Cecchin. Alla cerimonia hanno preso parte i consiglieri membri del direttivo di Svimar: Michele Laurino, sindaco di Sant’Angelo Le Fratte (PZ) e delegato agli enti locali; Marco Trotta, vicepresidente; Carmen De Rosa, consigliera e portavoce; Ettore Durante, delegato per la Calabria. Per i “Borghi della Concuranza” era presente Manuela Balsamo, responsabile per relazioni e sviluppo. Per le comunicazioni Elena Presti, giornalista, ed il produttore Gianni Gandi, di Gran Galà Italia.

A coordinare il progetto delineato dal Protocollo generale sarà una Unitá di Missione della Diplomazia della Concuranza. Direttore scientifico è stato nominato il professor Paolo Cancelli. Presidente il professor Mauro Alvisi.

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Stefania Basile
Stefania Basile
Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».
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