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Frascati, la città dove la poesia è di casa

Dopo giorni di eventi culturali, sabato 16 il 63º “Premio nazionale Seccareccia”, appuntamento oggi di rilievo nato da un convivio tra poeti

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Una settimana dedicata alla poesia, quella che si chiude sabato 16 a Frascati. Nella città dei Castelli Romani si assegna la 63a edizione del Premio nazionale Frascati poesia Antonio Seccareccia, appuntamento tradizionale nel panorama culturale italiano, che giunge al termine di un cartellone di iniziative che hanno coinvolto, in particolare, gli studenti. Il tutto, anche per questo anno, grazie all’impegno dell’Associazione Frascati poesia.

Appuntamento con la cerimonia di premiazione alle 18 nell’auditorium delle Scuderie Aldobrandini. Oltre al Premio nazionale Antonio Seccareccia, si assegnerà anche il Premio Frascati giovani Ugo Reale, giunto quest’anno alla 15a edizione. Riconoscimenti intitolati a due personaggi di cultura che hanno legato il loro nome e il loro impegno non solo alla poesia, ma anche allo stesso premio nazionale Frascati fin dalle origini, quando si chiamava Premio botte di Frascati. L’originale trofeo per il vincitore era infatti rappresentato da una botte del noto vino Doc (oggi arrivato a vantare la Docg, denominazione di origine controllata e garantita) che prende il nome dalla città dove viene prodotto.

Nel suo albo d’oro, il Premio nazionale Frascati vanta i più noti poeti italiani: tra gli altri Diego Valeri, Margherita Guidacci, Carlo Betocchi, Attilio Bertolucci, Andrea Zanzotto, Valerio Magrelli, Milo De Angelis, Stefano Simoncelli e, in ultimo, Roberto Amato. Segno evidente del valore assunto nel tempo da quell’idea nata quasi per gioco più di sei decenni fa in un momento conviviale con altri poeti di Antonio Seccareccia.

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Originario di Galluccio (Caserta), poeta per vocazione e maresciallo dei carabinieri per passione, Seccareccia dopo il congedo dall’Arma aprì a Frascati, dove aveva da ultimo prestato servizio, una libreria: una novità per i tempi, divenuta punto di riferimento culturale della città. Intorno a lui, si riunì un cenacolo che annoverava poeti come Aldo Accattatis, Elio Filippo Accrocca, Rafael Alberti, Alberto Bevilacqua, Giorgio Caproni, André Frenaud, Alfonso Gatto, Massimo Grillandi, Ugo Reale, Lamberto Santilli, Franco Simongini. Finito il servizio in caserma, la sera Seccareccia si incontrava con gli altri poeti all’osteria. Ed è in una di quelle serate, nel 1959, che Seccareccia, Caproni e Reale lanciano l’idea di un premio per poesie inedite che consistesse in una botte di vino Frascati, a simboleggiare la convivialità, la condivisione, l’amicizia che possono nascere grazie alla poesia e a un buon bicchiere.

La settimana della poesia è iniziata a Frascati martedì 12 con l’inaugurazione, nella sala espositiva delle Scuderie Aldobrandini, della mostra “Il Premio nazionale Frascati poesia raccontato dai ragazzi”: lavori realizzati dagli studenti delle scuole del territorio proprio per ripercorrere e tramandare la storia dell’evento culturale attraverso opere ispirate ai poeti finalisti di questa edizione del premio e alle “Città invisibili” di Italo Calvino.

Venerdì 15, inoltre, nell’auditorium delle Scuderie Aldobrandini, in mattinata, si è tenuto un incontro tra gli studenti e i poeti finalisti: Tiziano Broggiato, Gabriella Pace e Massimo Pamio. È stato un momento di confronto dei giovani con i protagonisti della poesia, curato da Claudio Damiani. E poi nel pomeriggio, nella Sala degli specchi della residenza municipale di Palazzo Marconi, nell’ambito di Frascati ad alta voce, progetto di promozione della lettura proposto e finanziato dal Centro per il libro e la lettura, è stata la volta di La città sonora – i poeti raccontano i poeti: incontro con i finalisti del premio aperto a tutti, curato da Arnaldo Colasanti e Claudio Damiani.

In occasione della serata finale di sabato 16 per l’assegnazione del Premio nazionale Frascati poesia Antonio Seccareccia e del Premio Frascati giovani Ugo Reale, verrà anche attribuito un premio speciale alla scrittrice, poetessa e traduttrice Vivian Lamarque con la seguente motivazione: «La sua opera e la sua esperienza di vita sono un insegnamento per molti lettori di generazioni diverse. La poesia per lei è stata sempre una forma di morale e di grande rappacificazione con la realtà, nonostante le grandi prove e il dolore del mondo».

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Massimo Marciano
Massimo Marcianohttp://www.massimomarciano.it
Fondatore e direttore di Metropoli.online. Giornalista professionista, youtuber, opinionista in talk show televisivi, presidente e docente dell'Università Popolare dei Castelli Romani (Ente accreditato per la formazione professionale continua dei giornalisti), eletto più volte negli anni per rappresentare i colleghi in sindacato, Ordine e Istituto di previdenza dei giornalisti. Romano di nascita (nel 1963), ciociaro di origine, residente da sempre nei Castelli Romani, appassionato viaggiatore per città, borghi, colline, laghi, monti e mari d'Italia, attento osservatore del mondo (e, quando tempo e soldi lo permettono, anche turista). La passione per la scrittura è nata con i temi in classe al liceo e non riesce a distrarmi da questo mondo neanche una donna, tranne mia figlia.
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