La presenza del granchio blu, nel tratto di mare tra Ostia e Fiumicino, inizia a terrorizzare i pescatori. Gli armatori della piccola pesca e soprattutto quelli delle turbosoffianti, che catturano solo molluschi, sono sul piede di guerra a causa del proliferare del predatore che ha già creando enormi problemi alla categoria del mare Adriatico. I pescatori sono disperati perché il crostaceo resta impigliato alle reti da posta e rende complesse le operazioni di pulizia per la pericolosità delle robuste chele, che tagliano le maglie con disinvoltura provocando enormi buchi.
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«La presenza del granchio nel tratto di litorale romano ha raggiunto livelli allarmanti – sottolinea Niko Nataloni, dell’imbarcazione “Provvidenza” -. Peschiamo una media giornaliera di 10 chili di granchi e spesso dobbiamo far ricorso alle tronchesi per eliminare le chele che sono una pericolosa arma del grosso crostaceo. La cosa preoccupante è che si stanno avvicinando sempre di più alla riva e potrebbero costituire un pericolo anche per la balneazione».
Per il momento la piccola pesca getta nei rifiuti la specie considerata “aliena” e c’è chi suggerisce di commercializzare il prodotto, come stanno facendo alcune marinerie dell’Adriatico. Alcuni “lupi di mare”, invece, vanno a caccia del crostaceo, la cui polpa interna si sposa con spaghetti al sugo.
«Il pesce scarseggia e quel poco che resta impigliato nelle reti viene mangiato dai granchi – dice Francesco Maestrini del natante “Simone e Francesca” -. Al momento ci crea buchi sulle reti che dobbiamo poi rammendare. Addirittura, aggrediscono anche le nasse per mangiarsi le esche al loro interno. Come fai a non essere preoccupato?».
Particolarmente infuriati sono gli armatori delle 5 turbosoffianti che nei rastrelli trovano sempre meno molluschi da commercializzare. «Con il trascorrere dei mesi la pesca dei bivalvi ha avuto una flessione pari al 30%», afferma Roberto Di Biase, della coop “Glauco pesca”.
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«Insaccare vongole, telline e cannolicchi – continua – è diventato un problema perché prima devi eliminare i gusci svuotati dai granchi, che sono ghiotti di frutti di mare. Ci appelliamo all’amministrazione comunale o alla Regione: servono un monitoraggio e iniziative per contenere il proliferare del crostaceo».
L’appello della piccola pesca è stato subito recepito dall’amministrazione comunale di Fiumicino. «Siamo dalla parte dei pescatori e prendiamo atto del loro grido di allarme – sostiene Raffaello Biselli, assessore alle attività produttive -. Con il collega Stefano Costa, che è il titolare della delega alla pesca, siamo disposti a aprire un tavolo con gli operatori per affrontare e cercare di risolvere il problema».
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