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Roma, l’Associazione negozi storici: «Più strumenti per tutelare le eccellenze»

Forum alla Camera sull'emendamento al “Decreto concorrenza” per la valorizzazione delle aree commerciali di pregio. Presentato anche un libro

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Nei giorni scorsi, in occasione della Giornata del valore artigiano, si è svolto nella nuova Aula dei Gruppi alla Camera dei Deputati il forum “Attività storiche: tradizione e futuro delle nostre città”, nell’ambito del quale è stato presentato l’emendamento al “Decreto concorrenza” che intende tutelare e valorizzare gli esercizi commerciali storici e delle aree commerciali di pregio del Paese, considerati un patrimonio da preservare come bene culturale.

L’obiettivo della nuova norma, secondo i presentatori, è quello di favorire un equilibrio tra lo sviluppo turistico e la salvaguardia della tradizione e dell’autenticità dei territori tipici delle città. I promotori dell’emendamento sottolineano l’importanza di garantire la presenza di attività storiche, commerciali o artigianali, nei percorsi di visita, evitando che vengano sostituite da attività non tipiche oppure non di pregio. Per raggiungere questo traguardo, si propone di dare ai Comuni uno strumento in più per intervenire con maggior forza in un settore già fortemente liberalizzato.

Al forum hanno partecipato Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Valentino Valentini, viceministro delle imprese e del made in Italy (in collegamento) e i promotori dell’emendamento: Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, Maria Spena, consigliera per le filiere produttive del vicepresidente Tajani, Francesco De Micheli, ex consigliere di Roma Capitale, e Stefano Pizzolato, presidente dell’Associazione negozi storici di eccellenza di Roma, che conta oggi 27 associati. Per essere associata, un’attività commerciale deve essere stata gestita dalla stessa famiglia da almeno tre generazioni e per oltre 70 anni.

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«Non siamo appassionati di made in Italy o made in Rome – ha affermato Stefano Pizzolato -. Ci sono prodotti made in Italy che non hanno qualità. Quello che conta veramente sono la qualità dei prodotti, l’innovazione, la ricerca, l’aspetto estetico degli stessi. Si parla troppo della difesa del made in Italy e poco di un sostegno alla produzione, all’artigianato ed alla creatività italiana. Manca una politica industriale che possa rilanciare la produzione e l’artigianato. Siamo da sempre orientati a dare un servizio di qualità e serietà ai nostri clienti. Siamo altresì attenti alla qualità di trattamento dei collaboratori che sono la forza motrice delle nostre aziende. L’insieme di questi elementi, uniti al prodotto, costituiscono i principi guida delle attività storiche di eccellenza».

Il provvedimento prevede, tra l’altro, la possibilità di creare albi specifici e portali online che consentano a queste realtà di farsi conoscere anche dai turisti. Gli autori dell’emendamento puntano anche a promuovere progetti formativi a livello nazionale per introdurre giovani nei mestieri a rischio di scomparsa, mantenendo un legame armonioso con l’ambiente economico e culturale in cui questi mestieri sono radicati.

«La nostra associazione – ha proseguito Pizzolato – da anni chiede alle istituzioni di identificare un criterio omogeneo di classificazione delle attività storiche situate su tutto il territorio nazionale. La creazione di un albo nazionale, fonte dei singoli albi locali, darebbe finalmente vita ad un elenco di attività storiche omogenee su cui poter fare delle iniziative di divulgazione, sostegno e sviluppo. Il legislatore avrebbe la possibilità di immaginare delle attività specifiche a favore delle attività storiche avendo un elenco completo dei beneficiari e potendo così impegnare con certezza i relativi capitoli di spesa. Oggi abbiamo avuto una risposta adeguata dalla politica, che ringraziamo per l’interesse dimostrato».

Il percorso legislativo è iniziato nei primi mesi del 2021 e ripreso con il governo Meloni, la cui sensibilità ha consentito prima di inserire, nella relazione conclusiva dell’indagine parlamentare sul made in Italy, un esplicito riferimento alle attività commerciali pregiate che caratterizzano le nostre città, con l’invito al governo di tutelarle e valorizzarle.

«Mi sono impegnato – ha detto il senatore Gasparri – per far diventare legge la proposta delle attività storiche di Roma perché la ritengo una scelta doverosa. In un mondo in cui i giganti della Rete distruggono il commercio tradizionale senza pagare tasse, in un mondo in cui anche sulle nostre strade le attività di basso livello e di dubbia legalità occupano spazi un tempo riservati ad attività tradizionali e di qualità, ritengo necessario tutelare i negozi storici. Mi auguro che seguano presto provvedimenti attuativi di questa legge che ho voluto insieme a tanti colleghi del Parlamento e grazie allo sforzo dell’intera Forza Italia, per tutelare un’identità, una qualità, un’attività che dall’artigianato ricco di cultura diventa anche un’attività industriale oltre che commerciale. Difendiamo marchi storici, difendiamo famiglie italiane che hanno creato lavoro e qualità, difendiamo realtà che è un onore salvaguardare. Siamo quindi tutti noi che ringraziamo questa associazione che ci ha spinto a questa scelta e ci ha consentito di tutelare una parte importante della realtà italiana».

Nell’occasione del forum è stato presentato il volume bilingue “Negozi storici di eccellenza di Roma” (Lozzi Editore, 2023) che esce in occasione del quindicesimo anniversario dell’Associazione e va senz’altro considerato come un omaggio da parte degli esercizi storici alla “città eterna”. Il libro si propone di esplorare il mondo affascinante dei negozi storici, veri e propri tesori della nostra cultura e tradizione. Attraverso testi inediti e immagini suggestive, il volume guida il lettore alla scoperta di luoghi unici e irripetibili, che resistono al tempo e alle mode grazie alla passione e alla dedizione dei loro proprietari.

«Abbiamo deciso di realizzare un libro sulle attività storiche di eccellenza di Roma – ha concluso Pizzolato – per raccontarle e farle conoscere sia ai residenti che alle persone in visita nella Capitale. La nostra associazione vuole essere strumento di sostegno e sviluppo per il territorio. Non abbiamo la sola finalità commerciale. Vogliamo con le nostre attività sostenere le istituzioni locali per migliorare la percezione e l’immagine di Roma, che è la città più bella del mondo. Il libro è così uno strumento per la nostra associazione e per Roma. Lo pubblichiamo ora non solo per i nostri 15 anni di storia ma anche e soprattutto perché abbiamo la finalità di sostenere la nostra città, spesso criticata, ma che ha grandissime potenzialità ed eccellenze in tutti i settori».

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