Ci sono record nell’atletica leggera che sembrano inscalfibili, congelati dal tempo e racchiusi in immagini televisive che sanno di epoche passate. E proprio per questo così lontani dall’essere avvicinati. Quello che è successo nella notte italiana tra domenica e lunedì a Ramona, in California, ha rotto quel velo: l’impossibile è diventato possibile.
Mykolas Alekna, 21enne lituano, ha scagliato il suo disco ad una distanza di 74,35 metri: ben 27 centimetri in più del primato mondiale. Ma la notizia vera e propria, oltre all’immenso talento del giovane, sta anche nella longevità del record che è riuscito ad abbattere: il tedesco dell’est Jürgen Schult aveva stabilito la misura di 74,08 metri a Neubrandenburg, il 6 giugno 1986: 38 anni fa.
Nessuno si sarebbe mai aspettato un risultato del genere, in quanto il record del mondo dell’atletica maschile più longevo sembrava ancora lontano dall’essere battuto. Solo un altro discobolo era riuscito ad avvicinare l’incredibile misura di Schult: il suo nome è Virgilijus Alekna, proprio il papà di Mykolas, che nel 2000 si fermò a 20 centimetri dal record. È proprio vero: dove non arrivano i genitori, arrivano i figli.