Una domenica decisamente invernale, con nevicate sopra i 400 metri su Toscana, Lazio, Umbria e, a quote leggermente più alte, sulle zone alpine occidentali, in Basilicata, Campania e Puglia settentrionale, preannuncia una settimana di freddo e pioggia. Il ritorno dell’inverno verrà interrotto dall’arrivo di alta pressione al centro e al sud, previsto per la fine della settimana, che porterà tempo stabile, salvo qualche annuvolamento, senza però precipitazioni, sul nord-ovest. Ma non sarà ancora piena primavera: nella seconda decade di aprile si attende una perturbazione che scenderà gradualmente dal nord al sud della Penisola con un carico di pioggia.
La riedizione dell’inverno è determinata da una vasta depressione alimentata da aria fredda artica, che si è insediata sul bacino del Mediterraneo. Erano più di vent’anni che non si vedeva un aprile così gelido. Il paragone corre alla giornata del 21 aprile 2001, quando la Penisola venne sferzata da un’ondata di freddo artico con nevicate sul centro e sulla Sardegna, anche a quote basse.
Da martedì sono previste temperature meno fredde, ma il tempo instabile durerà per tutta la settimana. Una perturbazione atlantica porterà piogge diffuse e nevicate in alta montagna. Fenomeni particolarmente intensi sulle regioni centro-meridionali, mentre al nord sono previsti rovesci locali.
Gli ultimi fenomeni di venerdì, al centro e sulle coste adriatiche, lasceranno il posto al miglioramento determinato dall’anticiclone, con temperature in aumento nel corso del fine settimana. La perturbazione che interesserà l’Italia nella seconda decade del mese porterà però ancora tempo instabile. Ci attende una metà aprile, insomma, che sarà caratterizzata da condizioni di estrema variabilità.