L’arena di Civitanova Marche è piena per il concerto di Francesco Gabbani. Rumore, melodie tutte uguali, rime baciate con poco senso. Questo ci meritiamo? Non vogliamo più riflettere, si sa. Infatti la stampa stasera è in castigo, lontana, quasi in spiaggia, fila 37, cioè ultimi posti neppure numerati. Beh, la stampa non serve, giusto?
Serve stordirsi con due note uguali e una margherita (finta) sullo sfondo. Poveri Gianni Rodari e Sergio Endrigo. «E girano girano gli uomini». Non capisco cosa significhi. Gli uomini girano. Girano. In che senso? Mah, forse perché io sono una donna. E io non capisco. Però non mi arrendo.
In fondo, per dirla citando il titolo di una canzone di Gabbani, “volevamo solo essere felici” con della buona musica e uno spettacolo da seguire bene per poter lavorare per i nostri lettori.