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La festa del 2 giugno e le contraddizioni della Repubblica

La Costituzione garantisce «diritti inviolabili» alle persone. Ma a guardare come si declinano oggi nella realtà, sorgono degli interrogativi

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Oggi, 2 giugno, festa della Repubblica, ritengo giovi più che mai ricordare ai nostri governanti che, sulla carta, «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale», come recita l’articolo 2 della Costituzione.

Ma l’Italia odierna è uno Stato con una disparità sociale allarmante, in cui nonostante l’elevata tassazione i ponti e le strade crollano, le scuole non sono a norma, molti anziani con la pensione minima non riescono ad avere una esistenza dignitosa dopo anni di sacrifici mentre loro coetanei appartenenti ai “giri giusti” prendono una pensione imbarazzante (ma quella delle donne è comunque in media il 35% inferiore a quella degli uomini) e la sanità pubblica è ormai poco più che un modo di dire.

Per non parlare poi dell’effettiva rappresentatività che rende pressoché inutile (e pensateci, viste le imminenti elezioni) ogni tornata elettorale, che cambia sostanzialmente solo la sorte di chi viene eletto lasciando pressoché sempre invariata la sorte degli elettori, chiunque si voti.

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Insomma, visto da qui, penso che ci sia davvero poco da festeggiare.

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Lorenza Morello
Lorenza Morellohttps://lorenzamorello.it/
Giurista d'impresa e presidente nazionale Apm (Avvocati per la mediazione), si occupa di aziende, internazionalizzazione e ristrutturazione del debito e ritiene da decenni che la sua “missione” sia quella di rendere il diritto più comprensibile a tutti. Aiuta le aziende e le persone a prevenire il conflitto anziché venirne travolte. Laurea in giurisprudenza a Torino, 110 magna cum laude e premio Bruno Caccia, ha studiato a Oxford, Strasburgo, Oldenburg, Atene e Montreal. Autrice di molteplici pubblicazioni (tra le ultime "No taxation without representation") è nota nel mondo radiofonico e televisivo in Italia e all'estero anche grazie al suo ruolo di consulente di “Casa Italia”, su Rai Italia, in cui risponde ai quesiti e ai dubbi degli italiani nel mondo.
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