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DL Rilancio, nuovo stop del M5S sui migranti

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Chi si aspettava un segnale del prossimo ritorno alla normalità dopo l’emergenza Covid-19 ne ha ricevuto poco fa quello più evidente: la ripresa degli scontri tra fazioni all’interno della maggioranza. Ne è segno evidente lo stop subito, per l’ennesima volta, dal decreto rilancio. A scatenarlo, l’ultima puntata del braccio di ferro sulla regolarizzazione dei migranti impiegati nei lavori agricoli.

Non c’è stato il tempo di registrare la dichiarazione del presidente del Consiglio di un accordo ormai vicino, che la nota di Giuseppe Conte di questa mattina è stata sconfessata dal “niet” del capo politico del M5S, Vito Crimi. La raggiunta «sintesi politica» annunciata da Conte, che la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese avrebbe dovuto tradurre «sul piano tecnico-giuridico», è stata sconfessata a stretto giro dal capo politico pentastellato.

Tema del contendere, secondo Crimi, è la presenza nell’ultima bozza della «sanatoria dei reati penali e amministrativi per chi denuncia un rapporto di lavoro irregolare». «Non ritengo possibile – dice – un colpo di spugna da parte dello Stato rispetto a reati odiosi come lo sfruttamento di esseri umani».

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Una posizione che Matteo Orfini, bolla come «assurda e irricevibile» via Twitter. «Il M5S – spiega il presidente del Pd – dice che bisogna essere inflessibili con chi sfrutta gli esseri umani. E con questo argomento blocca da giorni la regolarizzazione dei migranti che spezzerebbe proprio quel meccanismo di sfruttamento». Una posizione che viene rilanciata in un comunicato da alcuni senatori dem, per i quali «bisogna procedere ad un accordo che tra le altre cose è ritenuto salutare da tutta la categoria degli agricoltori e che risponde ad un principio di civiltà e giustizia».

La posizione pentastellata ottiene anche l’alzata di scudi della sinistra della coalizione, che la taccia di «ipocrisia» e però non perde l’occasione per marcare anche un distinguo dal partito di Nicola Zingaretti. «Ci sono quei rispettabili cittadini italiani – dice il portavoce di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni – che ce l’hanno con i migranti ma poi non disdegnano affatto di utilizzarli al nero nei campi per pochi spiccioli. Al di là delle posizioni di Crimi, che immagina forse di essere ancora al governo con Salvini, la verità è che c’è di fondo un retro pensiero: regolarizzare ciò che serve. Un ragionamento che fanno anche molti amministratori pubblici del Pd».

Paola Nugnes, senatrice del gruppo misto, a sua volta manda a dire ai suoi ex compagni di partito del M5S: «Tenere persone sul territorio nazionale in condizione di illegalità significa esporle al pericolo di marginalizzazione e di sfruttamento da parte della criminalità organizzata, tutte cose che fanno comodo a chi lucra il consenso sulla paura e sulla xenofobia».

In questo gioco dell’oca che tiene bloccato il decreto che dovrebbe, tra le altre cose, dare anche respiro ai lavoratori autonomi con il finanziamento della seconda mensilità del bonus corrisposto ad aprile, oggi insomma siamo tornati al via.

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Massimo Marciano
Massimo Marcianohttp://www.massimomarciano.it
Fondatore e direttore di Metropoli.online. Giornalista professionista, youtuber, opinionista in talk show televisivi, presidente e docente dell'Università Popolare dei Castelli Romani (Ente accreditato per la formazione professionale continua dei giornalisti), eletto più volte negli anni per rappresentare i colleghi in sindacato, Ordine e Istituto di previdenza dei giornalisti. Romano di nascita (nel 1963), ciociaro di origine, residente da sempre nei Castelli Romani, appassionato viaggiatore per città, borghi, colline, laghi, monti e mari d'Italia, attento osservatore del mondo (e, quando tempo e soldi lo permettono, anche turista). La passione per la scrittura è nata con i temi in classe al liceo e non riesce a distrarmi da questo mondo neanche una donna, tranne mia figlia.
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