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Sulle “Colline silenti” dell’Umbria l’agricoltura è cultura del territorio

Seminario nel distretto collinare ternano: colture bio come tutela del territorio, produzioni salubri, attenzione a lavoratori e acquirenti

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La pratica dell’agricola biologica ha un’importanza polivalente: abbraccia la tutela del territorio, la salubrità delle produzioni, la salute degli operatori e dei consumatori, la protezione dell’ambiente e la salvaguardia del lavoro giusto. È il filo conduttore che ha unito le riflessioni degli intervenuti al seminario, che si è svolto sabato scorso a San Gemini, in provincia di Terni, con i rappresentanti della struttura regionale dell’Umbria dell’Associazione generale delle cooperative italiane (Agci) e dell’associazione di coltivatori biologici Colline silenti.

L’incontro si è concluso con l’impegno delle due parti, alle quali si è aggiunta l’Associazione italiana agricoltura biologica (Aiab), di portare avanti progetti di collaborazione e di partenariato per promuovere in maniera sempre più incisiva la cultura della sostenibilità ambientale e del lavoro giusto ed etico. Il confronto è avvenuto nell’ambito del progetto Diagrammi nord e si è svolto in occasione dell’inaugurazione del punto vendita di prodotti biologici ed a chilometro zero dell’azienda agricola Olimpio di Cristian Moscatelli, in via Roma 53.

Intrigantemente ribattezzati Colline silenti, i territori delle Acque forti nelle Terre dell’antico lago Tiberino sono i luoghi in cui ci si è posti l’obiettivo di “rigenerare” agricoltura, ambiente, economia, presenza umana grazie ad un “bio-distretto”, ovvero la costruzione di una rete di relazioni tra vari soggetti che vedono nella salvaguardia degli equilibri ecologici la priorità nell’azione quotidiana svolta da ciascuno (azienda, impresa, amministrazione comunale, persona di buona volontà singola o associata).

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Ufficialmente costituito il 21 dicembre 2020, il bio-distretto delle Colline silenti abbraccia i territori di sette comuni (Acquasparta, Amelia, Avigliano, Massa Martana, Montecastrilli, Narni, San Gemini) e fa riferimento all’Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica).

Gli interventi dei relatori

Presenti all’incontro il presidente di Agci Umbria, Gabriele Nardini, il presidente Aiab, Vincenzo Vizioli, il presidente di Foncoop, Giuseppe Gizzi, e numerosi imprenditori agricoli biologici facenti parte del distretto Colline silenti. Presente anche il neurologo, psicoterapeuta, docente di fitoterapia e nutrizione Massimo Formica, presidente della sezione della provincia di Terni dell’Isde (International Scientific Doctors for Environment), che ha così commentato l’evento: «Ritengo utile l’attivazione di interdisciplinarità e multicompetenze in agroecologia. È necessaria, infatti, un’implementazione dei know how proprio nell’agricoltura evoluta biologica, chiamata a riparare i danni profondi provocati dall’agroindustria».

Il presidente Agci Umbria, Gabriele Nardini,ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura biologica come elemento di presidio del territorio, di difesa della fertilità dei terreni e della biodiversità degli ecosistemi e ha evidenziato come questi elementi non possano essere disgiunti dall’applicazione delle regole per un lavoro equo, giusto, tutelato e valorizzato, anche attraverso l’adesione a protocolli specifici come la “Rete del lavoro agricolo di qualità”, che rappresenta uno dei capisaldi del progetto Diagrammi nord, portato avanti in questo biennio da Agci.

Il presidente di Foncoop, Giuseppe Gizzi, ha ribadito che il Fondo abbia posto come elemento fondante della propria azione la “sostenibilità”, intesa come fattore di trasformazione e di sviluppo delle politiche formative aziendali, con particolare riferimento alle buone pratiche che portino vantaggi ai lavoratori ed a tutto il contesto sociale ed economico in cui le aziende stesse operano.

Il presidente di Aiab, Vincenzo Vizioli, ha avuto parole di apprezzamento per le finalità del progetto Diagrammi nord ed ha illustrato le azioni che Aiab sta svolgendo sull’intero territorio nazionale, con particolare riferimento alla formazione esperienziale, i cui gli operatori agricoli stessi insegnano nelle scuole ed alle nuove leve le tecniche più avanzate di coltivazione e commercializzazione dei prodotti biologici.

Le aziende partecipanti

Alla manifestazione hanno partecipato numerose realtà imprenditoriali del territorio ternano: oltre alla citata azienda agricola Olimpio erano presenti le Cantine Santo Iolo di Otricoli, La casa nell’oliveto di Acquasparta, Comunità azzurra di Terni, la cooperativa di Comunità Be Valnerina di Ferentillo, Il Monico di Montecastrilli, Ecologic Point di Terni, La radice di Narni, Be green di Ferentillo, Liberovo di Amelia ed altri operatori locali.

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