9.1 C
Roma
martedì 3 Dicembre 2024
spot_img
spot_img

Giornale di attualità, opinioni e cronache dall'Italia e dal mondo
direttore: Massimo Marciano

HomeSocietàBraille: uno strumento di integrazione, inclusione e autonomia delle persone

Braille: uno strumento di integrazione, inclusione e autonomia delle persone

Presentato a Roma un progetto in tre punti per integrare l'alfabeto tattile per non vedenti e ipovedenti con la tecnologia di oggi

- Pubblicità -

Oltre i sensi – Il Braille come strumento di inclusione e integrazione. È questo il titolo di un progetto nato nell’ambito delle iniziative di promozione e diffusione della conoscenza del sistema di lettura e scrittura tattile per persone con disabilità visiva inventato nel 1829 da Louis Braille. È stato presentato a Palazzo Valentini, a Roma, nell’ala consiliare della Città Metropolitana di Roma Capitale.

L’iniziativa, portata avanti dalla cooperativa sociale Raggio di luce in collaborazione con il Movimento apostolico ciechi (Mac), la Regione Lazio e il Centro Braille San Giacomo, è promossa con il contributo della Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo scopo è quello di riaffermare l’importanza di questo strumento fondamentale per l’autonomia socio-professionale di ciechi e ipovedenti, che può essere integrato, ma non sostituito, dalle innovazioni tecnologiche a supporto delle persone non vedenti.

Durante la presentazione sono stati anticipati i diversi focus del progetto, i cui esiti finali saranno comunicati durante il convegno che si terrà nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, a Palazzo San Macuto, il prossimo 21 febbraio, data stabilita dal Parlamento italiano con Legge 126/2007 per celebrare la Giornata nazionale del Braille. Sono tre le principali direttive approfondite da Oltre i Sensi.

- Pubblicità -

La prima è un’indagine scientifica, realizzata da esperti del settore e anche da ricercatori dell’Università di Roma La Sapienza, sull’impatto dell’alfabetizzazione Braille e sugli orizzonti aperti dallo sviluppo di dispositivi che hanno integrato l’utilizzo del linguaggio di lettura e scrittura a rilievo. Tra questi strumenti vi sono la tastiera Braille, gli screen reader, il lettore e-book in Braille, la stampante Braille, i tablet con display Braille, gli scanner e i sistemi Ocr di riconoscimento ottico dei caratteri, i programmi o servizi di conversione di testi scritti e immagini quali il RoboBraille, fino ai prodotti più recenti, come il BlindPad Tablet.

Secondo cardine del progetto è un docu-reality a carattere informativo e divulgativo sulla disabilità visiva e sulle effettive opportunità di realizzazione socio-professionale offerte dalla società. A tenere le fila del racconto, i protagonisti introducono lo spettatore nella loro quotidianità e alle soluzioni sperimentate per raggiungere il traguardo dell’inclusione.

Infine, terzo elemento è un’esposizione a tema, dimostrativa ed esperienziale, cui sarà possibile accedere gratuitamente dopo il Convegno del 21 febbraio. L’esposizione sarà allestita dalle 16 alle 19 nell’Aula Organi collegiali del Palazzo del Rettorato dell’Università La Sapienza. Si tratterà di una mostra ricca di stand, i cui prodotti saranno illustrati da esperti di settore: prototipi e avanguardie della tecnologia, nuovi volumi, come la Costituzione, e tipologie di stampa esistenti, ma anche le strumentazioni più antiche che hanno reso possibile la diffusione del Braille.

I commenti

Alla presentazione a Palazzo Valentini sono intervenuti Marco Olivieri, presidente regionale del Lazio dell’Agci (Associazione generale cooperative italiane), Marco Agostini, direttore della cooperativa sociale Raggio di luce, Salvatore Bentivegna, presidente del Centro Braille San Giacomo, e Agostino Falco, dirigente del Movimento apostolico ciechi.

«I complimenti dell’Agci Lazio – ha detto Olivieri – alla cooperativa Raggio di luce, che anche questa volta, con il progetto Oltre i sensi, dimostra di essere un motore propulsivo della coesione sociale che fa seguire azioni concrete a momenti di riflessione, condivisione e confronto».

«L’indagine sull’alfabetizzazione del Braille e sul suo impatto in termini di innalzamento della qualità di vita – ha sottolineato Agostini – ha una marcia in più: il focus inedito sull’aspetto relativo all’inserimento professionale di persone con disabilità visiva. Lo scopo è far sì che l’assunzione delle cosiddette “quote di riserva” non sia una mera esecuzione degli obblighi di legge, ma una risposta al bisogno di coesione sociale effettivamente basata sulle capacità dei singoli».

«Le leggi speciali – ha aggiunto Bentivegna – per il collocamento al lavoro delle persone con disabilità visiva, che riservano loro posti come centralinisti telefonici, fisioterapisti o insegnanti, ad oggi non sono più una garanzia di lavoro. Se in passato la stragrande maggioranza, circa 20.000 persone, erano impiegate come centraliniste, oggi la rapida e progressiva automatizzazione delle postazioni di lavoro ha vanificato quasi del tutto questo sbocco professionale. È fondamentale quindi ricordare come un non vedente, al di là delle leggi e se adeguatamente preparato, possa svolgere tante altre professioni, come ad esempio l’avvocatura e altre occupazioni, sia da libero professionista sia da impiegato, o particolari lavori che richiedono una buona manualità».

Secondo Falco, «il Braille è potenza, poiché permette di descrivere fatti, cose o persone; è simbolismo, dove l’intreccio di più punti in uno spazio ridotto consente di raccontare storie e stati d’animo. In una sola parola, il Braille è comunicazione».

Nella giornata del 21 febbraio, il convegno terminerà con la consegna del Premio “Antonio Muñoz”, per studenti con disabilità visiva, alle due vincitrici dell’edizione 2022.

Ciechi e ipovedenti, qualche cifra

Stando alle recenti stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo sono 253 milioni le persone con disabilità visiva, 36 milioni delle quali completamente cieche: un totale, questo, che nel 2050 potrebbe arrivare a 115 milioni, per effetto dell’invecchiamento della popolazione. In Italia – in base ai dati Inps sulle prestazioni assistenziali e pensionistiche – si stimano 108.856 ciechi invalidi (totali e parziali).

Cos’è Raggio di luce

Raggio di luce è una cooperativa sociale di tipo B specializzata nell’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio sociale. Tramite una progettazione sostenibile e partnership strategiche con aziende private e pubbliche amministrazioni, agisce in settori anche molto diversificati su tutto il territorio nazionale.

Coniugando il fine associativo tipico dell’impresa sociale con le esigenze delle sue aziende-clienti, Raggio di luce assicura parametri qualitativi alti e costanti nel tempo senza perdere di vista lo scopo sociale della sua mission: offrire servizi qualitativamente competitivi e sviluppare occupazione nel territorio, coniugando i parametri di produzione con l’etica imprescindibile del rispetto e della valorizzazione della persona, al centro di ogni azione.

Da sempre sensibile alla dimensione della disabilità visiva, Raggio di luce ha già collaborato con il Movimento apostolico ciechi per rendere accessibile la basilica di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio a Roma anche alle persone non vedenti per mezzo delle tavole tattili sviluppate in tecnica Minolta: un disegno a rilievo su carta a microcapsule termosensibili, che consente di “toccare” l’architettura di un monumento durante le visite guidate, permettendo di approfondire forma e struttura unitamente alla descrizione verbale.

- Pubblicità -
Mascia Garigliano
Mascia Garigliano
Orgogliosamente calabrese, romana d’adozione. Nata nel 1983, giornalista professionista dal 2010. Attualmente sono responsabile ufficio stampa di AGCI (Associazione generale cooperative italiane). La scrittura e la lettura sono il mio pane quotidiano. Ho esperienza come redattrice, addetta stampa, social media manager e organizzatrice di eventi. Adoro viaggiare, fisicamente e con la fantasia. Il tempo libero lo passo a cucinare, nuotare e boxare. Particolare predilezione per i cani, amo la natura e i casolari in campagna, con mare annesso. Un mio motto? “Può cambiare il modo di comunicare ma il giornalismo rimane pur sempre il Quarto potere”.
- Pubblicità -

Primo Piano

Ultimi Articoli

error: Content is protected !!