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Tor Marancia, 13 ettari di parco pubblico per Roma dopo dieci anni di lotte

Lo spazio verde, aperto ieri con ingresso da via di Grotta Perfetta, è attrezzato con giochi per bambini e aree con ombreggiature e panchine

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Dieci anni di attesa e ora 13 ettari di verde pubblico sono a disposizione dei romani e dei turisti. È stato aperto ieri mattina, dopo che se ne parlava da anni, un nuovo stralcio del parco di Tor Marancia nella Capitale. Un progetto che è stato reso possibile grazie al nuovo accordo tra Roma Capitale e il Consorzio Tormarancio e alla delibera con la quale, il 5 maggio scorso, la Giunta Gualtieri ha approvato l’Ambito funzionale di attuazione 3 (Afa).

Lo spazio verde, con ingresso da via di Grotta Perfetta, è attrezzato con aree giochi per bambini allestite con arredi ludici e aree con ombreggiature e panchine. Avrebbe dovuto essere aperta lo scorso anno, ma nella passata consiliatura non si era riusciti a raggiungere un accordo per la futura gestione tra Campidoglio e Consorzio.

La delibera approvata dalla Giunta capitolina ha autorizzato il Dipartimento ambiente a sottoscrivere contratti di comodato d’uso a favore di Roma Capitale nelle aree per le quali finora non è stato possibile. Si tratta di una totale di oltre 44mila metri quadri di territorio, che potranno essere messi a disposizione del pubblico. I contratti di comodato potranno essere sottoscritti per la durata di due anni o per l’eventuale minor termine di transizione dei beni nel patrimonio di Roma Capitale.

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Alla cerimonia di apertura di ieri hanno partecipato l’assessore all’urbanistica, Maurizio Veloccia, e quella ad agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, di Roma Capitale, il presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, e il presidente del Consorzio Tormarancio, Carlo Odorisio.

I commenti

Maurizio Veloccia, assessore: «Consegniamo alla fruizione pubblica 13 ettari tolti alle edificazioni che da troppi anni aspettavano di diventare un parco aperto ai cittadini. Ma non ci fermiamo qui: adesso continua il lavoro per aprire ulteriori parti del Parco, con l’obiettivo di avere una città sempre più verde, sostenibile e che valorizzi sempre più le straordinarie ricchezze naturistiche di cui è dotata».

Sabrina Alfonsi, assessora: «Un passo importante, reso possibile grazie al lavoro svolto con l’assessore Veloccia, che testimonia la volontà e la determinazione di questa Amministrazione di superare impasse burocratiche che hanno immobilizzato la città in questi ultimi anni, rendendo disponibili alla città parchi e spazi verdi rimasti a lungo inagibili, come nel caso del Parco Volusia e del Parco della Cellulosa».

Amedeo Ciaccheri, presidente Municipio VIII: «Un altro passo verso la realizzazione del grande sogno di Antonio Cederna: restituire a Roma in veste pubblica e fruibile la straordinaria Tenuta di Tormarancia. Adesso è più vicina la realizzazione del Parco Urbano più grande d’Europa, pronti da oggi a lavorare per restituire l’area di Via Sartorio, i Casali, le aree naturali, i terreni agricoli a realizzare un progetto più grande che dalla città si unisce al Parco dell’Appia Antica e disegna un unicum che solo Roma può vantare».

Michela Cicculli e Alessandro Luparelli, consiglieri di Sinistra Civica Ecologista in Assemblea Capitolina: «Questo è l’esito concreto di una straordinaria battaglia ambientalista che dagli anni 90 ha visto protagonisti i comitati della cittadinanza organizzata. Siamo felici di poter partecipare all’inaugurazione del Parco e di essere protagonisti di un nuovo corso di gestione degli spazi pubblici e di buona politica al servizio dei cittadini e delle cittadine».

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Stefania Basile
Stefania Basile
Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».
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