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Perugia: scosse di terremoto in una zona tradizionalmente sismica, gente in strada

Dopo le 20 un sisma di magnitudo 4.6 con epicentro a Umbertide. Un altro di 4.3 registrato alle 16. Scosse avvertite anche in regioni vicine

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Un terremoto di magnitudo 4.6 è stato registrato dalle stazioni della Rete sismica nazionale alle ore 20:08 di oggi. L’epicentro è stato localizzato nella provincia di Perugia, 6 chilometri da Umbertide, con ipocentro a una profondità di circa 8 chilometri. La città di Perugia si trova circa 20 chilometri a sud dell’epicentro. È la seconda intesa scossa della giornata nella zona, dopo quella delle 16.05, di magnitudo 4.3. Il terremoto è stato risentito non solo nell’Umbria settentrionale ma in tutta la regione e in alcuni aree circostanti delle regioni limitrofe: Toscana, Marche e Lazio.

Dopo il terremoto delle 16:05 sono stati registrati numerosi altri eventi nel pomeriggio e in serata, tutti di bassa magnitudo, fino all’evento registrato poco dopo le 20. Circa cinque minuti dopo, alle 20:13, è stata registrata una nuova scossa di magnitudo 3.9 localizzata nella stessa area. Dopo l’episodio sismico delle 20 diverse persone si sono riversate in strada, preoccupate del succedersi delle scosse.

Un’altra scossa, questa volta lieve, di magnidudo 1.4, è stata registrata alle 20.25 dai sismografi della Sala simsica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Alle ore 20:30 erano circa 30 i terremoti registrati dalla Rete sismica nazionale, solo 5 di magnitudo maggiore di 2.0.

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L’area interessata da questo evento ha una sismicità frequente: in particolare, a nord-est, nella zona di Gubbio, sono presenti numerose sequenze sismiche con eventi di magnitudo anche più elevata, come il terremoto 22 giugno 2000 di magnitudo 4.3. Dopo questo terremoto, sono stati registrati altri 11 eventi di bassa energia, tutti con magnitudo inferiore a 2.

Storicamente quest’area ha risentito gli effetti di terremoti avvenuti con epicentro prossimo a quello odierno: dal Catalogo parametrico dei terremoti italiani notiamo che i principali eventi  sono quelli del 23 aprile 1593, di magnitudo stimata 5.3, e quello del 21 settembre 1865, di magnitudo stimata 5.1. L’evento più importante è sicuramente il terremoto del 29 aprile 1984, di magnitudo 5.6, che interessò tutta l’Umbria settentrionale: le località più danneggiate furono Assisi, Gubbio, Perugia, Città di Castello, Valfabbrica e la stessa Umbertide.

Infatti, dalla storia sismica di Umbertide, estratta dal Database macrosismico italiano, notiamo proprio tra gli eventi più risentiti quello del 1984 e l’evento del 26 aprile 1917 con epicentro in Alta Val Tiberina. La pericolosità sismica di questa area è considerata alta. Terremoti anche più forti di quelli avvenuti oggi sono possibili, per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non sia particolarmente alta.

A Umbertide gli abitanti si riversano in strada

Sono tornati in strada alcuni abitanti di Umbertide dopo le due nuove forti scosse avvertite in serata. Il sisma è stato avvertito distintamente in varie aree del comune. Alcune persone sono quindi uscite nuovamente dalle loro case, seppure in numero inferiore rispetto al terremoto del primo pomeriggio.  

Intanto, a seguito della forte scossa del pomeriggio, sono una trentina le persone precauzionalmente evacuate; cinque risultano i feriti. Lo hanno riferito i Vigili del Fuoco. Sono state evacuate quattro palazzine e due abitazioni, oltre ad un’azienda che presenta una trave lesionata. Gli immobili evacuati sono in zona Pierantonio, Abbadia Montecorona, Pian D’Assino, Umbertide. Lesionata anche la vecchia stazione di Montecorona, da anni non più utilizzata.

A Umbertide stanno operando cinque squadre dei Vigili del Fuoco con tre funzionari tecnici. Più di una sessantina le chiamate giunte ai centralini. Con i nuovi terremoti registrati in serata e con i controlli che continuano, i dati su evacuati e danni potranno aggravarsi.

«Alle persone che non vorranno rientrare in casa per la notte, se non troveranno sistemazione dai parenti, metteremo a disposizione qualche agriturismo o albergo – ha affermato il sindaco di Umbertide, Luca Carizia -. Il centro operativo comunale è stato immediatamente aperto. Tecnici comunali e la Protezione civile sono tutti al lavoro. Le scuole resteranno chiuse venerdì e sabato. Intanto stiamo continuando a fare i sopralluoghi negli edifici. Al momento abbiamo un paio di abitazioni con danni più significativi».

A seguito del nuovo evento sismico registrato in serata alle ore 20.08, sono in corso le verifiche della Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile, in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della Protezione civile per accertare ulteriori danni oltre a quelli già segnalati a seguito della scossa precedente. Lo ha comunicato la Protezione civile. 

Nessun danno particolare risulta al momento in Umbria dopo la nuova forte scossa di terremoto registrata in serata. È quanto ha appreso l’Ansa dall’assessore regionale alla Protezione civile, Enrico Melasecche, il quale è in costante contatto con la sala operativa di Foligno. Le Strutture regionali hanno subito contattato i sindaci dell’area più prossima all’epicentro ma non vengono segnalati danni.

Scuole chiuse a Perugia venerdì 10 e sabato 11 marzo 

Il Comune di Perugia rende noto: «In considerazione della scossa di terremoto registrata nel pomeriggio di oggi, giovedì 9 marzo, è stata decisa la chiusura a scopo precauzionale di tutte le scuole di ogni ordine e grado per venerdì 10 e sabato 11 marzo. La chiusura è stata disposta con ordinanza sindacale n. 392 del 9/03/2023 in modo da procedere in via cautelativa a sopralluoghi per verificare eventuali danni e lesioni alle strutture sedi di istituti scolastici, pubblici e privati, di ogni ordine e grado, comprese strutture per la prima infanzia, università e istituti di alta formazione e garantire, per quanto di competenza, le condizioni di sicurezza per lo svolgimento delle attività didattiche».  

Scuole chiuse nei prossimi due giorni anche a Bastia Umbra e Assisi. Diversi i sindaci della provincia di Perugia che intanto stanno decidendo per la chiusura delle scuole.

(ingvterremoti, licenza CC BY 4.0, e per gentile concessione di Meteoweb)

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