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In un libro la magia di Casa Papanice, gioiello d’architettura e “star” del cinema

Tanti aneddoti sull'edificio storico romano progettato da Paolo Portoghesi su commissione della famiglia pugliese, set di film indimenticabili

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«Ogni casa ha tante porte, ogni porta aperta racconta una storia, ogni storia appartiene a una vita. Questo libro racconta la storia di una delle dimore più iconiche del nostro tempo, gioiello del patrimonio architettonico artistico e culturale italiano. Racconta anche della vita dell’autore che come una fenice risorge dalle macerie».

L’autore del libro, Edmondo Papanice, esperto in geopolitica e relazioni internazionali, presidente dell’associazione Halp (Humanitarian Aid Life Programs), vincitore di premi in ambito sociale e culturale, a pochi mesi di vita fu trovato miracolosamente vivo e unico sopravvissuto ad un’esplosione alla periferia di Beirut in piena guerra.

Il suo libro “Casa Papanice” ripercorre la sua storia e quella della famosa casa romana appartenuta a suo nonno, uno dei primi imprenditori di Taranto degli anni ’60, Pasquale Papanice. Storie che si intrecciano con fatti e accadimenti, regalando al lettore intense emozioni.

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Il libro svela i segreti di Casa Papanice, una delle case più studiate e citate al mondo, progettata dall’archi-star Paolo Portoghesi nel 1967 e realizzata a Roma dalla ditta Papanice a fine 1968. Realizzata in collaborazione con l’ingegner Vittorio Gigliotti, la palazzina romana entrerà ben presto anche nella storia del cinema italiano, diventando set di tre importanti film d’autore.

Casa Papanice si trova in via Giuseppe Marchi 1/B, nel quartiere Nomentano. Oggi è sede dell’Ambasciata del Regno di Giordania. Per ospitarne gli uffici, sono stati eseguiti dei lavori che ne hanno cambiato alcuni particolari, ma nel complesso l’edificio storico è rimasto integro e continua a far parlare di sé per la sua originale architettura e per la sua storia, come set di indimenticabili film di grandi registi e con attori di primo piano.

Paolo Portoghesi (© Archivio Casa Papanice)

Il libro è stato voluto sin da subito dall’archi-star Paolo Portoghesi, che un mese prima dalla sua scomparsa ricordò il suo amico Edmondo come «stremo difensore della bellezza e di Casa Papanice», esprimendo tutta la sua gratitudine per il lavoro svolto in nome dell’arte e della cultura. Ricordiamo che Papanice in questi anni ha organizzato diversi eventi gratuiti in tutto il mondo, tutelando e promuovendo la memoria della sua opera, mettendo in piedi tra l’altro in contemporanea in quattro continenti una mostra itinerante per il 90° dell’architetto e dell’attrice Monica Vitti. Per questo ha ricevuto un premio internazionale a San Paolo del Brasile, durante la terza edizione dell’Italian Film Fest.

Monica Vitti e Marcello Mastroianni sul set (© Archivio Casa Papanice)

Nel libro, aneddoti e testimonianze legate al cinema, come quella della visita inaspettata del regista Federico Fellini, che chiese a suo nonno il permesso di poterla ammirare. Alcuni giornali giapponesi dell’epoca intitolarono: “Dopo la Dolce Vita, Roma fa sognare ancora una volta con Casa Papanice”. Fellini disse poi che un ambiente interno racchiudeva l’essenza del suo cinema.

Ricordi durante il set del film di Ettore Scola “Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)”, con Marcello Mastroianni e la grande Monica Vitti, che la definì il futuro di Roma, omaggio alla natura e alla musica, un legame mai interrotto con l’edificio e con il quartiere.

I ricordi del regista Sergio Martino, che la volle per il suo film giallo “Lo strano vizio della signora Wardh”, con una straordinaria Edwige Fenech nel ruolo della proprietaria dello stabile: pellicola successivamente omaggiata dal regista Quentin Tarantino in “Kill Bill 2”.

Edwige Fenech sul set del film (© Archivio Casa Papanice)

Grazie alla settima arte, l’edificio beneficiò subito di una fama internazionale e dopo cinquant’anni è stato riscoperto con la personale battaglia culturale intrapresa da Edmondo Papanice per il ripristino della sua architettura originaria.

Edwige Fenech sul set del film giallo “Lo strano vizio della signora Wardh” del regista Sergio Martino, nei panni della proprietaria nel salotto di Casa Papanice (© Archivio Casa Papanice)
Gli interni di Casa Papanice (© Archivio Casa Papanice)
La copertina del libro
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