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Libri: la vita in miniera nella Sicilia degli anni ’70 tra racconti familiari e musica

A Grottaferrata, “Città del libro”, il volume autobiografico “U Carusu” di Vincenzo Giordano: storia di vita presentata anche nelle scuole

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Scrivere un libro autobiografico è una scommessa con se stessi. È come lanciarsi con un tuffo in mare aperto, senza salvagente, trattenendo il respiro, e nuotare tra i vortici della memoria e le correnti calde dei ricordi, in profondità. Risalire in superficie per prendere una boccata d’aria diventa insidioso se non si ha la percezione delle distanze e non si è calcolato il tempo. ‘U Carusu di Vincenzo Giordano, racconto autobiografico ambientato nella difficile realtà siciliana del lavoro nelle miniere di San Cataldo in provincia di Caltanissetta negli anni Settanta, e i brani musicali di Vittorio Montella tratti dal suo ultimo lavoro, Last Time, hanno l’innegabile pregio di far respirare l’aria frizzante del primo respiro dopo una lunga apnea.

Il libro, edito da Graphofeel, con la prefazione di Gianni Maritati, è stato presentato ai Castelli Romani sabato 14 gennaio, secondo di sei appuntamenti nel calendario delle iniziative dell’Assessorato alla Cultura di Grottaferrata in collaborazione con la Consulta della Cultura e la Biblioteca Ubik “Adeia” della città dell’hiterland romano. La presentazione si è tenuta nella sala convegni di palazzo Grutter, a Grottaferrata, definita “La Città de libro”: titolo di cui può fregiarsi per il premio nazionale ricevuto nel 2011 da una giuria, presieduta dal linguista Tullio De Mauro.

Un riconoscimento dovuto ad una particolare sensibilità per la cultura e per la presenza della splendida biblioteca del Monastero Esarchico di Santa Maria. Che è valso anche come elemento per candidare la città al titolo di “Capitale italiana del libro” per il 2023. Grottaferrata, unica del Lazio, è il lizza per il titolo con altre 13 città italiane: Ariano Irpino (in provincia di Avellino), Caltanissetta, Catania, Firenze, Genova, Lugo (Ravenna), Nardò (Lecce), Nola (Napoli), Pontremoli (Massa Carrara), San Quirico d’Orcia (Siena), San Salvo (Chieti), Terni e Trapani. Per la città prescelta è prevista l’assegnazione di risorse fino a mezzo milione di euro, da destinare ad attività volte alla promozione della lettura.

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«Una delle prime iniziative nate dal Patto per la lettura, a cui hanno già aderito 26 associazioni, case editrici, librerie, scuole e privati di Grottaferrata –​ ha spiegato il sindaco, Mirko Di Bernardo​ -. La “Città del libro” torna ad ospitare importanti autori dentro e fuori il nostro territorio, con l’obiettivo di fare della rassegna letteraria un evento culturale periodico, permanente e diffuso, che nei prossimi mesi porteremo anche negli altri luoghi della cultura grottaferrarese e, nella stagione più calda, nei nostri parchi e giardini».

L’evento, che ha visto una grande partecipazione di pubblico, ha alternato sotto la sapiente regia di Giovanni La Rosa, presidente del Centro studi Massimo Bontempelli, la lettura di brani scelti recitati da Federico Ciampi e Giulia Gatti, a pezzi musicali eseguiti da Vittorio Montella, e al dialogo con l’autore e Catia Fierli, formatrice e scrittrice, facendo conoscere uno spaccato della realtà della vita nelle miniere senza nascondere la crudezza e la tragicità dei fatti, raccontati con la delicatezza di chi quel mare insidioso dei ricordi ha a lungo riguardato attendendo il momento proficuo per tuffarsi.

«Una storia di tutti per tutti, un racconto semplice di vita famigliare, di inclusione e accoglienza, che ancora nella Sicilia di oggi si continua a percepire», ha precisato Catia Fierli, che ha scritto l’introduzione e cura le presentazioni anche nelle scuole: per gli aspetti didattici e formativi, il libro ha ricevuto un’accoglienza positiva nelle scuole secondarie di secondo grado.

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Lisa Della Volpe
Lisa Della Volpe
Sono nata e cresciuta a Frosinone, all'ombra del Monumento ai Caduti di Umberto Mastroianni. Da storica dell'arte moderna, prediligo la ricerca archivistica e la verifica delle fonti storiche e non disdegno le incursioni nell'arte contemporanea, come esercizio di approfondimento sull'attualità, di scrittura e di riflessione. Sono stata direttrice artistica della Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino (2013-2015) e ho pubblicato studi dedicati alla “stirpe” dei Mastroianni (Umberto, Domenico e Alberto) e a temi di storia dell'arte del XVII-XVIII secolo. Collaboro con le riviste nazionali e locali (Latium e Quaderni Coldragonesi) per la diffusione della conoscenza dell'arte nel Lazio Meridionale.
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