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Giornalisti Rai: «Oggi sciopero contro i tagli all’informazione»

Nel mirino la riduzione di edizioni locali e informazione sportiva. Macheda (Usigrai): «Il vertice smetta la logica dei tagli e si confronti»

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Oggi stop all’informazione Rai. Niente Tg, Gr e Televideo: solo le finestre informative essenziali assicurate dalla legge a tutela del servizio pubblico. L’Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Rai, ha proclamato una giornata di sciopero. Nel mirino della protesta dei giornalisti delle testate e delle reti vi sono gli annunciati tagli alle edizioni locali, assicurate dalla Testata giornalistica regionale (Tgr), e all’informazione sportiva.

«Restano i tagli lineari all’informazione di servizio pubblico, decisi dal vertice aziendale, senza un piano industriale, senza un progetto e senza alcun confronto – afferma il segretario dell’Usigrai, Daniele Macheda -. L’Amministratore Delegato che ha cancellato edizioni dei telegiornali della Tgr e dello Sport, con la giustificazione degli ascolti, solo un mese fa aveva detto invece alla Commissione di Vigilanza che il Servizio Pubblico “non insegue lo share come unico parametro di successo”. Noi chiediamo che questo vertice smetta la logica dei tagli e avvii un confronto serio e leale con i sindacati».

La Federazione nazionale della stampa italiana, il sindacato unitario dei giornalisti italiani di cui fa parte l’Usigrai, si dice «al fianco dei colleghi». Attestazioni di solidarietà sono giunte dalle Associazioni regionali di stampa, dall’Ordine nazionale dei giornalisti e dall’Ussi, l’Unione stampa sportiva italiana. «È necessario – secondo il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso – un piano industriale che ridisegni e rafforzi l’offerta informativa della Rai anche sulle nuove piattaforme, valorizzando le professionalità di cui l’azienda dispone. È pertanto auspicabile che i vertici aziendali colgano la disponibilità del sindacato al confronto, ribadita nelle ragioni dello sciopero, superando qualsiasi logica di sopraffazione».

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«Tagli lineari che poco rispondono alle esigenze dei cittadini e dell’azienda e molto invece agli interessi di concorrenti privati», ha rilevato l’Usigrai annunciando nei giorni scorsi lo sciopero delle firme che ha preceduto l’astensione dal lavoro di oggi e ricordando che «la scelta dell’azienda di non aprire un confronto serio e leale con le parti sociali ha costretto il sindacato a denunciare la Rai per comportamento antisindacale».

«Il metodo da seguire – ha spiegato Macheda – deve essere quello di aggredire gli sprechi invece di ridurre il servizio ai cittadini. Risparmiare su appalti e contratti strapagati e valorizzare il personale interno. Il prossimo anno si dovrà rinnovare il Contratto di Servizio e solo un piano industriale ed editoriale frutto di una piena e reale consultazione con le parti sociali ne potrà garantire l’attuazione nell’interesse del Paese».

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