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Elezioni: Cutolo; «Partecipazione e lavoro, le chiavi per rilanciare Fiumicino»

Per il candidato “civico” a sindaco della città occorrono programmazione «zona per zona» e difesa «della filiera dell'imprenditoria balneare»

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Profondo conoscitore della storia di Fiumicino, essendo divenuto consigliere comunale fin dalla seconda amministrazione del Comune autonomo, Claudio Cutolo si presenta come candidato a sindaco a capo di una coalizione civica. «La storia della propria città è importante conoscerla», dice.

Quali sono, secondo lei, i punti maggiormente qualificanti del suo programma, in relazione alle esigenze della sua città?

«Innanzitutto, la volontà di attivare una condivisione e socializzazione del bilancio comunale. Occorrerà fare una programmazione particolare zona per zona, d’intesa con i cittadini delle zone interessate. Penserei inoltre alla internalizzazione dei servizi: la pandemia ha creato grossi problemi ai lavoratori, e da noi anche ai lavoratori aeroportuali, e gestire i servizi comunali all’interno dell’amministrazione permetterebbe di evitare il ricorso a ditte esterne e quindi aumenterebbe l’occupazione locale. Sarebbe una sorta di “reddito di cittadinanza” a modo nostro: perché non fare una multiservizi gestita dal Comune, con imprenditori del territorio? Questo ci permetterebbe anche di togliere tutti gli attuali appalti esterni».

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«Per il porto turistico, penso a una variante che permetta l’accesso a piccole navi da crociera: un progetto che vale tra i due e i tremila posti di lavoro. Da questa operazione il Comune potrebbe ricavarne de/tremila posti di lavoro. Penso anche alla riqualificazione della zona del vecchio faro a Isola Sacra e alla riqualificazione degli argini di Passo Sentinella. Particolare attenzione va riservata allo sviluppo dell’imprenditoria locale».

Qualora fosse eletto sindaco, quali sarebbero le sue priorità e quali sarebbero i primi provvedimenti che vorrebbe prendere?

«Il turismo è fondamentale per Fiumicino. Fregene ha avuto grande splendore negli anni Sessanta; ora è anch’essa caratterizzata da un Turismo “modi e fuggi” d’estate. L’offerta di una qualità turistica superiore è una priorità. Inoltre, non occorre tralasciare chi ha scelto Fiumicino come città nella quale vivere tutti i giorni, creando i per i servizi necessari e queli che coinvolgono anche altri enti».

Come indirizzerebbe, da sindaco, le sue azioni amministrative nei confronti dei Comuni del comprensorio, della Città Metropolitana di Roma Capitale e della Regione Lazio?

«La costa di Fiumicino ha una quantità di imprenditori balneari sui quali insiste una filiera importantissima. Siamo indifesi di fronte alla possibilità che la liberalizzazione in campo energetico. Quindi, d’intesa con gli altri enti territoriali dovremo pensare a strumenti di tutela dell’imprenditoria locale. Il governo sembra finalmente aver capito che va evitato a tutti il cataclisma dell’imprenditoria locale, principalmente rivolta alla balneazione, intorno alla qual gira un substrato enorme».

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Stefania Basile
Stefania Basile
Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».
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