Iniziano in tempo il concerto, senza farsi troppo aspettare, nell’arena “Beniamino Gigli” di Porto Recanati, Erlend Øye e Eirik Glambek Bøe, il duo norvegese noto come Kings of Convenience. Nati nel 1975, a 15 anni coltivano l’idea di formare una band acustica con sole chitarre, perché, come afferma (spesso parlando in italiano) sorridente dal palco Erlend, «sembrava cool».
Dal loro primo album del 2001, “Quiet Is the New Loud”, finanziato da Ken Nelson, lo stesso produttore discografico dei Coldplay e di Paolo Nutini, al più recente “Peace or Love” il duo acustico dal successo planetario ha creato splendide ballate, in cui le protagoniste assolute risultano essere le emozioni.
“Misread”, “I’d rather dance with you”, “Mrs. Cold”, Winning a Battle, Losing the War”, “Toxic Girl”, “Failure” riempiono l’atmosfera e due ore finiscono in un attimo. Che meravigliosa sensazione, in un mondo frenetico e urlato, soffocante qualsiasi tentativo di riflessione e di ricerca interiore di se stessi, ascoltare (e potersi ascoltare) sotto il cielo estivo, nel teatro all’aperto, nella cornice del castello svevo del tardo medioevo, una musica ispirante e rara, in cui ciò che emerge è l’umana fragilità, che tutti ci accomuna. Sotto quell’unica stella che si è rivelata al pubblico, quando il duo norvegese ha chiesto al tecnico delle luci di spegnere tutto, per continuare a suonare al buio.
Il loro tour italiano prevede una sola data ulteriore, a Lido di Camaiore. I Kings of Convenience proseguiranno dirigendosi a Cascais e a Madrid, per poi iniziare il loro tour statunitense. Alhena Entertainment ha curato alla perfezione l’organizzazione e la realizzazione del live.