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Fiano Romano: nuova chiesa, via ai lavori

Il complesso parrocchiale della città in provincia di Roma sarà pronto entro il 2026, finanziato dalla Cei con l’8 per mille per 4,5 milioni

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Finalmente si parte! Sono iniziati i lavori per la costruzione della nuova chiesta, intitolata a “Cristo nostra Pasqua”, che sarà realizzata lungo la viaTiberina, e precisamente travia del Capocroce e via San Lorenzo, a Fiano Romano. Della nuova realizzazione si parlava da ormai cinque anni, ma solo adesso sono in procinto di partire i lavori per realizzare il luogo di culto secondo il progetto riassunto nell’immagine in fondo a questo articolo.

«Siamo in un tempo in cui non si aprono nuove parrocchie, anzi, semmai si accorpano – dice don Maurizio Medici, parroco della cittadina in provincia di Roma -. La popolazione fianese è in espansione da qualche decennio e i numeri della nostra parrocchia sono elevati per la pastorale ordinaria e ingestibili per le grandi occasioni, come prime comunioni, cresime e festività varie. Ormai la chiesa antica di Santo Stefano Protomartire, situata al centro storico, è insufficiente a contenere le necessità di una comunità così grande. Già i miei predecessori, insieme agli organi diocesani, si erano attivati per donare alla comunità strutture e luoghi adeguati. Ma la costruzione di una nuova chiesa oggi è un’opera impegnativa, perché oltre al luogo di culto si prevede anche il complesso parrocchiale per tutte le varie attività formative, caritative e sportive».

Della nuova costruzione del complesso parrocchiale si cominciò a parlare nel 2019, ma solo in questi giorni è stata installata una tabella che annuncia l’inizio lavori, che riguarderanno il primo lotto. «Non è un’impresa che una diocesi, né tantomeno una parrocchia, può riuscire a sostenere con le proprie forze – spiega don Maurizio -. Per questo la Conferenza episcopale italiana si occupa, tra le altre cose, anche di costruzione dei luoghi di culto. Quindi dopo anni di richieste, progetti e permessi si era arrivati alla conclusione del progetto e quasi al via dei lavori, ma poi è arrivato il covid e tutti i fondi stanziati per queste opere sono stati dirottati in tutta Italia al sostegno dell’emergenza. Terminata la fase critica, la diocesi si è mossa per riottenere il finanziamento e dopo le varie trattative, dovute all’aumento del capitolato, finalmente la Cei ha sbloccato di nuovo la pratica».

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Il nuovo complesso parrocchiale della cittadina tiberina sarà pronto entro il 2026. A costruirlo sarà l’impresa Egr (Edilizia generale riunita) di Roma, che si è aggiudicata i lavori per quasi 4 milioni e mezzo di euro. Tale importo sarà interamente sostenuto dalla Conferenza episcopale italiana attingendo ai fondi dell’8 per mille.

Il costo per la realizzazione del secondo lotto sarà completamente a carico della diocesi, dalla comunità parrocchiale e dai fedeli, che hanno mostrato grande interesse all’opera tanto attesa. Il progetto del nuovo complesso parrocchiale è stato realizzato dallo “Studio Alfa architetti associati”.

Il lotto su cui sorgerà il nuovo centro parrocchiale è di 12mila metri quadri. Il progetto prevede la collocazione di uno spiazzo-sagrato verso il nord, cioè verso il centro storico di Fiano, e cortine alberate verso la strada, così da staccare il centro parrocchiale dalla strada trafficata. Immaginando che il progetto sia già realizzato, lo si può descrivere in questo modo: chi giunge dal centro storico di Fiano procedendo sulla via Tiberina si trova sulla destra un breve spiazzo a prato oltre il quale si apre uno slargo a giardino.

Quindi sulla sinistra vede un lungo portico lineare: la facciata della chiesa è caratterizzata dall’insieme composto da quel portico, che svolge la funzione di nartece (uno spazio posto fra le navate e la facciata principale della chiesa), e dal volume della chiesa. Questo ha base ovoidale ed emerge alto nel suo tamburo attraversato da fenditure verticali e sormontato da una copertura che nella forma a paraboloide riecheggia il profilo della cupola ma con linee inconsuete, movimentate, morbide e organiche. Alle spalle della chiesa si vede il campanile, slanciato verso il cielo, posto al centro del complesso parrocchiale.

Ancora più oltre sta il campo sportivo. Gli edifici del centro parrocchiale risultano collegati da un sistema di pensiline e i due corpi che ospitano i servizi parrocchiali (auditorium e aule per il catechismo) sono disposti in linea, l’uno dopo l’altro, sulla destra dell’edificio della chiesa. Sulla sinistra della chiesa, e preceduto dalla medesima pensilina piana che copre il sagrato, si trova il parallelepipedo che ospita la sacrestia. Quindi, dietro a questo volume e accanto all’area presbiterale, sta la cappella eucaristica.

Il battistero è collocato in un ambiente ad ansa sulla destra dell’atrio di ingresso alla chiesa. Il campanile stesso, che compare maestoso in fondo al camminamento rettilineo tra la chiesa e i servizi parrocchiali, presenta in facciata un disegno a linee intersecate.

Ricostruzione di quello che dovrebbe essere, una volta terminato, il nuovo complesso parrocchiale
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Claudia Cavallini
Claudia Cavallini
Nata nel 2006 a Roma, vive felicemente nella sua amata cittadina in provincia di Roma: Fiano Romano. Frequenta il liceo scientifico “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto. Ha conseguito la licenza nella scuola secondaria di primo grado all’Istituto comprensivo Fiano, con votazione 10 e lode. Ha ottenuto la certificazione B1 preliminary della lingua inglese. Nel 2016 ha vinto il concorso letterario per piccoli scrittori indetto dal Comune di Fiano Romano. Collabora con la rivista “La Gazzetta del Tevere”. Dedica molte ore allo sport e segue il calcio. La sua grande passione è la danza: è iscritta a corsi di danza classica, contemporanea e hip hop. Partecipa a laboratori di teatro-recitazione e prende parte con entusiasmo agli spettacoli che vengono messi in scena. Fin da piccola ha manifestato una particolare predilezione per la lettura e la scrittura. Ha prestato sempre una speciale attenzione agli eventi che accadono in tutto il mondo e principalmente nel territorio in cui abita. Il motto che guida la sua vita è un aforisma di Friedrich von Schiller: «Chi non osa nulla, non speri nulla».
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