“Io Gabriella Ferri. Una storia italiana” di Elena Bonelli è una biografia romanzata scritta da un’autrice che ama da sempre la cantante del quartiere Testaccio, e che con lei condivide la sua passione per la canzone popolare romana. Vi è una tale affinità elettiva tra le due donne che la Bonelli ha deciso di narrare la storia di Gabriella Ferri in prima persona, come se fosse proprio lei a raccontare della sua vita e della sua carriera.
La Ferri cantò sempre in dialetto e, proprio per questo motivo, anche nel testo viene riportata la sua parlata romanesca, che era parte integrante del suo essere autentica e profondamente legata alle sue radici. Tramite il dialetto esprimeva la sua intensità, la sua anima tormentata e la sua tendenza a riempire con una strana malinconia anche le canzoni più allegre.
Il quartiere romano di Testaccio, dove nacque e crebbe, fu fondamentale per la sua formazione insieme all’influenza di suo padre, che componeva e cantava da mattino a sera, trascurando a volte i suoi doveri. Gabriella respirò quindi arte sin da bambina e, nel 1963, quando aveva ventun anni, iniziò la sua avventura nella musica: tutto nacque da un incontro con una ragazza di nome Luisa, la figlia di Giuseppe De Santis, il regista della famosa pellicola “Riso amaro”.
Le due ragazze erano solite aggirarsi nel mercato di via Sannio ed è lì che ascoltarono per la prima volta la nota canzone “La società dei magnaccioni”. Fu una folgorazione: «Quel brano ci colpì proprio perché rispecchiava quella “romanità” di cui eravamo profondamente orgogliose. Vedete, per me essere romani significa aver un atteggiamento un po’ strafottente e un po’ fanfarone, ma oltre questa apparenza in noi c’è qualcosa di più grande e speciale. Siamo certo un po’ lavativi e un po’ sbruffoni ma sempre e comunque allegri, generosi con tutti e con il sorriso sulla bocca».
Lei e Luisa mettono su un duo folk e cominciano a cantare gli stornelli romani e le canzoni popolari. Sebbene col tempo Luisa abbandonerà il progetto, quel duo permise a Gabriella Ferri di farsi conoscere e di intraprendere quella che sarà la sua carriera come massima interprete della canzone popolare.
L’autrice ci racconta quindi degli incontri che la Ferri fece nel corso degli anni, come quelli con Renzo Arbore, con Mia Martini e con gli artisti del Bagaglino, degli album che pubblicò, che ebbero fortune alterne e che videro la partecipazione di grandi nomi come il compositore Ennio Morricone, e del suo rapporto viscerale con il pubblico.
Casa Editrice: Arcana Edizioni
Genere: Narrativa/Biografico
Pagine: 176
Prezzo: 15,00 €
Codice ISBN: 978-8892772816
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