Bella come un’Afrodite, sembra stiracchiarsi dopo un lungo sonno di duemila anni o forse più, con la sensualità di una Marilyn Monroe leggermente discinta, incurante della spallina scesa che le denuda il braccio e le rivela il seno perfetto. E poi quella mossa dell’anca, che affascina qualsiasi uomo di qualsiasi tempo. Si, è bella, veramente bellissima.
È la misteriosa statua senza testa ritrovata nell’ultima campagna di scavo al Parco archeologico di Tuscolo, ai Castelli Romani, nell’ambito del progetto “Tuscolo eterna bellezza”. Da anni il progetto sta ricostruendo non solo una città fiera e importante preromana, ma anche la storia di un popolo, i Tuscolani, e del loro modus vivendi, agiato ed elegante.
Lei e ora lì, spudoratamente bella, che ci attende. «Che aria meravigliosamente fresca – sembra dire la divina creatura a chi la guarda -. Mi scuote il vestito, e… ops, mi fa cadere la spallina. Dopo tanto tempo ora mi sento libera, finalmente libera. E bellissima!».
Lasciamo il racconto della sua scoperta, qui di seguito, al sito istituzionale del Parco di Tusculum.
Il racconto della scoperta
Nell’area delle cosiddette Terme adrianee dell’antica Tusculum, è stata rinvenuta una statua femminile in marmo di età romana, a figura intera e grandezza naturale, realizzata a tutto tondo, della quale sono andati perduti la testa e parte degli arti superiori.
Del reperto, in ottimo stato conservativo e di alta qualità esecutiva, al momento della scoperta era visibile solo parte del dorso e si trovava adagiato su di un sottile strato di intonaci dipinti, pertinenti con ogni probabilità alla decorazione parietale dell’ambiente più occidentale delle terme, di cui la statua doveva costituire parte dell’arredo.
Alcuni elementi caratteristici – come la pelle di cerbiatto che le copre le spalle – permettono di ipotizzare che si tratti di una figura riferibile a un contesto dionisiaco, inquadrabile cronologicamente fra la metà del I secolo a.C. e la metà del I secolo d.C.
Il ritrovamento è avvenuto durante la campagna di scavo realizzata dalla Scuola spagnola di storia e archeologia a Roma (Eehar-Csic) e la Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, ente proprietario e gestore del sito, in regime di concessione di scavo da parte del Ministero della Cultura (Decreto Dg-Abap n. 953/2022), sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza archeologia Belle Arti e paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma e la Provincia di Rieti.
In occasione della “Notte europea della ricerca, venerdì 29 e sabato 30 settembre, è stato possibile vedere da vicino questa eccezionale statua ritrovata, tra le 17 e le 24 alle Scuderie Aldobrandini di Frascati, in collaborazione con l’associazione Frascati scienza, alla presenza degli archeologi e degli esperti che lavorano al progetto di Tuscolo.