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Uruguay: morto Pepe Mujica, il “presidente povero” che rinunciò ai lussi

Grande carisma. Frugalità e beneficienza punti cardine della sua politica. Il ricordo della visita a Grottaferrata, ad Agricoltura Capodarco

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Ieri è morto, esattamente una settimana prima di compiere novant’anni, José “Pepe” Mujica. Ex presidente dell’Uruguay, grazie al suo carisma, al suo approccio frugale e alla sua beneficienza, il “presidente più povero del mondo” ha rivoluzionato il suo Paese.

«La mia idea di vita – aveva detto – è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L’alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere».

Il mondo ha deciso di andare in direzione opposta e Mujica, vera luce in una stanza buia, mancherà tantissimo.

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Pepe: un vecchio, caro amico

Pepe Mijica ha viaggiato per il mondo, invitato a raccontare la sua filosofia sociale. «Non posso guadagnare di più di quello che guadagnano i miei connazionali», diceva da presidente dell’Uruguay per spiegare perché aveva rinunciato a ogni forma di lusso e aveva devoluto in beneficienza la quota della sua indennità presidenziale che eccedeva quello che definiva «l’indispensabile».

È stato anche in Italia, ai Castelli Romani, il 25 agosto del 2018. A Grottaferrata dedicò una giornata a incontrare le persone e a discutere con tutti ad Agricoltura Capodarco. Fu una giornata ricca di emozioni e di umanità, nel racconto della sua esperienza di vita, dell’esperimento politico che portò avanti nel suo paese, da presidente e da parlamentare, con lo Mpp, il Movimiento de Participación Popular. Incontrò le persone, quale giorno, nel modo che preferiva: due chiacchiere in amicizia, una passeggiata per i campi e la fattoria, un buon bicchiere di vino nella cantina, in un clima del tutto informale e da “vecchi amici”.

È per questo suo modo di essere, nei fatti e non solo con le parole, che oggi chi ha avuto l’opportunità di incontrarlo e di parlare con lui sente di aver perso un vecchio, caro amico.

Massimo Marciano
Direttore di Metropoli.Online

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Roberto Valgimigli
Roberto Valgimigli
Classe 1982, nato e residente a Faenza, è laureato in Economia e Commercio e specializzato in Economia delle cooperative e delle organizzazioni non profit. Ex ciclista dilettante, appassionato di sport e impegnato nel sociale, ha partecipato a progetti di cooperazione internazionale e di turismo responsabile in Burkina Faso, Perù, Ecuador, Tanzania, Nepal, Giordania e Kenya. Per alcuni anni ha condotto un programma radiofonico su Radio Sonora web in cui ha raccontato i vissuti e le esperienze di donne e uomini più o meno noti, dimostrando come ogni singola esperienza meriti di essere narrata. Nel 2021 ha pubblicato il libro "Occhi di un mondo altro" con la casa editrice bookabook.
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