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Formula 1: McLaren imprendibili, altra domenica di sofferenza per la Ferrari

A Miami piloti ai ferri corti con il team: Leclerc (settimo) e Hamilton (ottavo) si lamentano via radio con il muretto per le strategie scelte

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Il punto più basso di una stagione che, finora, ha regalato zero soddisfazioni. A Miami, la Ferrari tocca il fondo in seguito ad una prestazione tecnica davvero mesta che frutta un settimo posto con Charles Leclerc e un ottavo con Lewis Hamilton. Ben lontani dalle McLaren del vincitore, il leader della classifica iridata Oscar Piastri, e del compagno Lando Norris, e dalla Mercedes di George Russell, terzo. Ma la cosa che più preoccupa è il rapporto ai ferri corti proprio tra i due piloti e la squadra che, tra cambiamenti di posizioni inutili nel vano tentativo di raggiungere un sesto posto e mancanza di comunicazione, adesso è l’accusata principale.

Leclerc scatta dall’ottava posizione con gomma media e tiene un passo non all’altezza sicuramente delle imprendibili McLaren, ma neanche di Mercedes, Verstappen e, cosa inquietante, delle due Williams di Alex Albon e Carlos Sainz. La Virtual Safety Car di metà gara aiuta Charles nel sorpasso del suo ex compagno di squadra Sainz; il monegasco fa poi passare Hamilton che ha gomme medie per cercare di andare a prendere Kimi Antonelli. Leclerc si lamenta del surriscaldamento delle sue gomme in quanto l’inglese non scappa via e se la prende via radio con la squadra. Alla fine il team ordina un altro cambio di posizioni ma il sesto posto non arriva.

Lewis prova la partenza con gomme dure, ma rimane in undicesima posizione per tanti giri, alle prese con un Esteban Ocon davvero ostico. Poi la Virtual Safety Car lo aiuta e si ritrova con gomme medie da metà gara in poi; si attacca al suo compagno di squadra e chiede per tre giri di superarlo per poi prendere Antonelli. La squadra inizialmente non lo ascolta, poi gli danno l’ok ma l’effetto gomma ormai si è esaurito ed Hamilton non scappa da Leclerc.

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Negli ultimi giri, l’inglese è costretto a far ripassare il compagno di squadra e nel team radio chiede ironicamente se dovesse far passare anche la Williams di Sainz dietro di lui. Ottavo posto finale per Hamilton. Non bastava la mancanza di una macchina all’altezza delle aspettative, adesso ci mancava una squadra che, al contrario dello scorso anno, gestisce male ogni situazione tra i piloti che, adesso, sembrano ai ferri corti. Leclerc per l’ennesima volta durante la sua carriera, Lewis non migliora una situazione già tesa. Insomma, alla vigilia di Imola le premesse sono tutt’altro che positive, in pista e fuori.

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Edoardo Sanfilippo
Edoardo Sanfilippo
Laureato magistrale in media, comunicazione digitale e giornalismo. Ricopro il ruolo di media analyst a Data Stampa. Le mie passioni? Lo sport, in particolare le quattro ruote, la politica e la scrittura. Adoro curiosare e sapere di più su tutti gli aspetti della società.
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