In questa edizione della nota Sagra dell’uva di Marino, che celebra la sua centesima edizione fino al 7 ottobre, non sono solo le fontane a fare miracoli e offrire il “nettare prezioso” ma anche l’arte. Come quella dello scultore e pittore Stefano Piali, che ha terminato un’impresa grandiosa alla quale ha lavorato per tre anni: il ciclo pittorico “Viaggio nella storia dei Colonna”.
Si tratta di nove quadri e otto tondi collocati definitivamente nella sala consiliare di Palazzo Colonna, sede del Municipio della città dei Castelli Romani, liberamente fruibili a tutti. Un dettagliato e intenso video, una preziosa sintesi di soli otto minuti mette in luce le fasi di questo progetto: dal backstage nello studio dell’artista al commento del poeta e critico Franco Campegiani.
Il corto ha inteso cogliere i temi salienti di questo «racconto fatto di tele e colori» attraverso il suo protagonista Piali che, come Marcantonio II, si mette in cammino verso qualcosa di incerto ed estremamente impegnativo.
A differenza dell’ammiraglio della flotta cristiana, vincitore della battaglia di Lepanto, l’artista viaggia nel mare infinito delle emozioni con «lo scettro della creatività». Nel suo fluire gradevole, il reportage ci fa conoscere gli archetipi che le tele di Stefano Piali nascondono, rappresentazioni non certo illustrative né retoriche bensì evocative delle vicende dei personaggi più illustri dei Colonna: da Marcantonio II e Felice Orsini a Vittoria Colonna e Michelangelo Buonarroti.
I quadri, intrisi di messaggi universali, ci portano a scoprire il ruolo dell’arte nella storia, «potente strumento nelle mani dell’uomo per esorcizzare le paure e affrontare le sfide». Il tema predominante è quello della pace, che viene sottolineato nel video con un efficace finale e che, soprattutto, l’artista imprime con la sua poetica vibrante perché, come ha scritto lo storico Ugo Onorati, «La forma della pittura di Stefano Piali è la forma stessa della storia».