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Sci, 20 anni fa la prima Coppa del Mondo italiana nella libera di Isolde Kostner

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È bello pensare che il destino abbia scelto proprio lei, Isolde Kostner, la più riservata e anti-diva delle atlete in un mondo dello sport dominato dallo star system e dalla corsa alla visibilità, per rappresentare proprio quel giorno, un 8 marzo, tutte le donne italiane, i loro sacrifici, i loro traguardi. E anche portando a tutte, con il suo esempio, un messaggio lontano da falsi miti irraggiungibili di perfezione che ne avvelenano la vita. Vent’anni fa, nella Giornata internazionale della donna è proprio una donna a regalare all’Italia nello sport, linguaggio popolare per eccellenza, un trofeo che prima era sempre sfuggito a tutti, uomini e donne: la Coppa del Mondo in una specialità che richiede impegno, preparazione e coraggio come la discesa libera.

È l’8 marzo 2001. Ad Aare, in Svezia, si disputa l’ottava e ultima prova della gara di discesa libera femminile, valida per la Coppa del Mondo di sci. Al via anche l’altoatesina di Ortisei Isolde Kostner, nata a Bolzano 26 anni prima, che si presenta al cancello di partenza forte di due vittorie, tre secondi posti, un sesto e un settimo nelle sette gare di discesa libera precedenti e una vittoria nel supergigante. E con al suo attivo, per quest’ultima specialità, anche l’argento nei campionati del mondo svoltisi un mese prima a Sankt Anton, in Austria.

La vittoria se la aggiudica la tedesca Hilde Gerd. Isolde ottiene il quarto secondo posto della stagione, ma tanto le basta per assicurarsi il primo posto nella classifica finale di specialità della stagione e vincere la Coppa del Mondo di discesa libera con 141 punti di vantaggio sull’austriaca Renate Götschl. È la prima volta, esattamente 20 anni fa oggi, che uno sciatore italiano, uomo o donna, si aggiudica la coppa di cristallo nella libera.

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Kostner si ripete l’anno successivo, vincendo la seconda delle due Coppe del Mondo di discesa libera che oggi conserva nell’albergo “Garni Residence Soraiser” che gestisce con il marito, Werner Perathoner, a Selva di Val Gardena. Insieme ai tanti trofei raccolti grazie alle sue prestazioni in carriera, tra i quali un argento e due bronzi alle Olimpiadi, due ori e un argento ai Mondiali, un oro ai Mondiali juniores. E poi 12 ori, 4 argenti e 3 bronzi nei campionati italiani. Colleziona 51 podi in Coppa del Mondo: 15 vittorie, 18 secondi posti e altrettanti terzi. In classifica generale fa registrare il suo miglior piazzamento con il quarto posto ottenuto nel 1996 e nel 2000.

E dire che da bambina lo sci aveva rappresentato per lei un ripiego, dopo che era sfumato il suo sogno di giocare a hochey su ghiaccio. Perché a quel tempo praticare agonisticamente quello sport era off limits per le ragazze. Roba da maschi. Ma il destino, e soprattutto l’allenamento e la dedizione, possono offrire l’opportunità della rivincita. Magari proprio un 8 marzo: la mimosa da agitare di fronte al pubblico prende la forma della Coppa del Mondo.

Sempre schiva e discreta, Isi (come viene amichevolmente chiamata da chi la conosce bene) rompe la sua riservatezza solo nel gennaio del 2006: annuncia il suo ritiro dall’agonismo, a soli 31 anni neanche compiuti, e la volontà di dedicarsi alla famiglia, al loro albergo e al figlio, il primo dei tre che avrà, che in quel momento porta in grembo. Un mese dopo, quando in onore della sua carriera le viene chiesto di spegnere il braciere al termine delle XX Olimpiadi invernali di Torino, sceglie di compiere quel suo ultimo gesto pubblico sfilando in abito nuziale.


UN GIORNO IN UN MINUTO
8/3/2001 – Sci, 20 anni fa Isolde Kostner è la prima azzurra a vincere la Coppa del Mondo nella libera

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Massimo Marciano
Massimo Marcianohttp://www.massimomarciano.it
Fondatore e direttore di Metropoli.online. Giornalista professionista, youtuber, opinionista in talk show televisivi, presidente e docente dell'Università Popolare dei Castelli Romani (Ente accreditato per la formazione professionale continua dei giornalisti), eletto più volte negli anni per rappresentare i colleghi in sindacato, Ordine e Istituto di previdenza dei giornalisti. Romano di nascita (nel 1963), ciociaro di origine, residente da sempre nei Castelli Romani, appassionato viaggiatore per città, borghi, colline, laghi, monti e mari d'Italia, attento osservatore del mondo (e, quando tempo e soldi lo permettono, anche turista). La passione per la scrittura è nata con i temi in classe al liceo e non riesce a distrarmi da questo mondo neanche una donna, tranne mia figlia.
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