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VIDEO | Roma: forte esplosione con incendio a un distributore di carburante

Il boato alle 8.20 in zona Prenestina per il distacco di una pompa di una cisterna. Feriti poliziotti, un vigile del fuoco e operatori del 118

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Un grande boato e poi ancora un’altra esplosione verso le 8.20, proprio mentre vigili del fuoco, personale del 118, poliziotti, carabinieri, polizia locale e protezione civile erano già sul posto dove era stato segnalato, verso le 8, l’incendio ad un distributore di carburanti, in zona Casilino nei pressi della Prenestina, in via dei Gordiani 34. Le fiamme erano state innescate dal distacco della pompa di una cisterna di gpl, pare in conseguenza dell’urto da parte di un camion: per questo erano stati allertati i soccorsi, dopo che alcuni passanti avevano anche segnalato la presenza nell’aria di un odore di gas. Le fiamme e il fumo erano visibili in tutta Roma e dintorni.

Feriti alcuni soccorritori: un vigile del fuoco, poliziotti e operatori del 118. Cinque di loro sono stati ricoverati in ospedale. Coinvolti dall’incendio conseguente all’esplosione anche alcuni passanti, sottoposti alle cure dei sanitari. Sono 21 le persone ferite, tra cui un lavoratore del distributore Eni andato in fiamme e un passante, ricoverati in gravi condizioni all’ospedale romano Sant’Eugenio. In totale sono 45 le persone soccorse. La Caritas ha fornito pasti e accolto le persone più vicine al luogo dell’evento nelle parrocchie della zona.

L’esplosione è stata conseguente a un “blif da gpl”, ovvero un malfunzionamento dell’impianto del gas, «equiparabile all’esplosione di una bomba»: lo ha spiegato direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino. «Dopo un primo intervento per una fuga di gas, per la quale in poco tempo erano giunti i vigili del fuoco, è arrivata l’esplosione», ha aggiunto il funzionario.

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Poteva essere una strage, per la violenza delle esplosioni, soprattutto la seconda, e perché dopo il primo si sono avvicinati molti curiosi: la seconda deflagrazione è stata devastante ed è arrivata nel momento in cui la zona era piena di persone. Due gesti di coraggio di due carabinieri hanno evitato che ci fosse qualche vittima.

A salvare l’operatore della stazione di servizio, un uomo di 67 anni, che risulta essere il ferito più grave, sono stati la prontezza e il coraggio del maresciallo Gregorio Assanti, 52 anni, della prima sezione del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Roma. Il sottufficiale, sbalzato a terra insieme ai suoi commilitoni dalle due esplosioni succedutesi, nel rialzarsi dopo la seconda ha notato l’operatore, che lavorava come addetto alla sicurezza nel distributore di carburanti, ferito a terra, vigile ma sotto choc, con ustioni perché era stato avvolto dalle fiamme. L’ambulanza vicina era andata a fuoco, per cui il maresciallo ha caricato il ferito sull’auto di pattuglia e, con i carabinieri che erano con lui e un infermiere presente tra i soccorritori, l’ha portato in ospedale, salvandogli la vita. L’uomo è stato prima ricoverato al policlinico Casilino, poi trasferito in terapia intensiva al Sant’Eugenio.

Il maresciallo maggiore Antonino Giorgio, 55 anni, comandante di squadra della sezione radiomobile dei carabinieri, si è prodigato per mettere in sicurezza i curiosi, venuti per scattare delle foto dopo la prima esplosione, e i proprietari delle auto parcheggiate nell’area del distributore, che volevano andare a prenderle, prima che arrivasse la seconda, forte, esplosione. In quel momento, avvertendo l’arrivo dell’onda d’urto, ha afferrato e trascinato a terra un passante che, girato di spalle, non si era accorto di ciò che stava succedendo, per evitare che fosse colpito. Poi si è prodigato per liberare la strada per far arrivare le ambulanze e coordinare i soccorsi. È rimasto leggermente ustionato alla testa.

Sul posto sono state coinvolte al lavoro quindici squadre dei vigili del fuoco. Alle operazioni ha preso parte anche l’equipaggio dell’elicottero Drago 162, che ha compiuto una ricognizione dall’alto sul luogo dell’incidente. Intervenuti anche polizia, carabinieri, protezione civile, polizia locale di Roma Capitale.

Nei pressi del luogo dell’esplosione si trovano un deposito giudiziario, nella parte retrostante la stazione di rifornimento però abbastanza distante da non essere rimasto coinvolto, e la polisportiva Villa De Sanctis, che in questi giorni aveva allestito un centro estivo per bambini, fortunatamente vuoto al momento dell’esplosione: grazie alla prontezza dei responsabili sono state evitante conseguenze che avrebbero potuto essere molto gravi.

L’Ansa riporta a questo proposito le parole del presidente della polisportiva, Fabio Balzani: «Ai primi sentori di fumo intorno alle 7.30 abbiamo fatto evacuare i bambini, erano presenti in 8. Sono arrivati i genitori, i ragazzi stanno tutti bene. Il centro sportivo è danneggiato, sembra un campo di battaglia. Se fosse successo un’ora più tardi sarebbe stata una strage: ci sarebbero stati i 60 bambini del centro estivo, noi responsabili, e 120 prenotati in piscina».

«Nell’area del distributore di benzina andato in frantumi a Roma, che aveva anche un deposito per il rifornimento di gpl, ci sono state diverse esplosioni e alcuni mezzi si sono incendiati, comprese alcune ambulanze del 118 – lo ha detto all’Ansa il maggiore comandante della Compagnia carabinieri di Roma Casilina, Andrea Quattrocchi -. Vicino al distributore c’è anche un deposito del 118 dove ci sono diverse bombole di ossigeno: la struttura è stata evacuata, così come il centro estivo per bambini e alcune abitazioni circostanti. In tutto sono state evacuate una cinquantina di persone».

Il capo della Polizia, Vittorio Pisani, accompagnato dal questore di Roma, Roberto Massucci, si è recato al Policlinico Umberto I dove ha fatto visita ai poliziotti che sono rimasti feriti, lì ricoverati.

Il sismogramma con il picco dell’esplosione

La violenza dell’esplosione è stata tale che l’onda sismica conseguente è stata rivelata, come fosse una scossa di terremoto, dall’osservatorio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nei pressi di Rocca di Papa. Lo ha riferito sul suo profilo X il ricercatore dell’Ingv Simone Atzori, riportando anche l’immagine, ripresa da un computer, del sismogramma dal quale risulta il picco in corrispondenza del momento dell’esplosione.

Sono circa 700 gli interventi programmati dai vigili del fuoco in conseguenza dell’esplosione. Si tratta della verifica di elementi pericolanti di abitazioni a seguito dell’onda d’urto, bonifiche di facciate e rimozione di vetri. In conseguenza della chiusura delle strade per gli interventi di soccorso, l’Atac ha disposto la deviazione della linea del bus urbano 412.

Una squadra di tecnici dell’Arpa Lazio, l’Agenzia regionale protezione ambientale, è intervenuta per un sopralluogo e ha installato un campionatore per la valutazione della qualità dell’aria. Gli esiti delle analisi verranno condivisi con le autorità sanitarie e resi pubblici ai cittadini.

Valeria Di Sarli, ingegnera chimica del Cnr, ascoltata dall’Ansa ha detto che la presenza di depositi e distributori di gpl nei pressi dei centri abitati rappresenta un pericolo costante. «Penso – ha detto l’esperta all’agenzia – che sarebbe meglio eliminare in generale la presenza dei distributori di gpl in città: questa non è la prima volta che succede una cosa simile. La perdita di gas non sarebbe dovuta avvenire, tuttavia se hanno concesso la possibilità al distributore di essere lì è perché la procedura poteva e doveva essere fatta seguendo il protocollo. C’è stato qualcosa che è sfuggito». Il gas, ha spiegato Di Sarli, ha una «minima energia di innesco estremamente bassa»: in altre parole basta un niente per provocare l’esplosione, anche solo «una piccolissima scintilla, o anche una scarica elettrostatica» per far saltare tutto.

La Società italiana di medicina ambientale ha avvertito che il Gpl, miscela di propano e butano, se inalato in alte concentrazioni può provocare nausea, vertigini, disturbi neurologici, perdita di coscienza e, nei casi più gravi, anche asfissia. In seguito all’esplosione verificati nel distributore di carburanti di via Gordiani a Roma, la Protezione civile di Roma Capitale ha diffuso ai cittadini le seguenti raccomandazioni, che riprendono le indicazioni della Asl Roma 2:

  • Non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio
  • Mantenere chiuse le finestre
  • Non utilizzare al momento i condizionatori a presa d’aria esterna
  • Astenersi dal consumo di frutta e verdura coltivata in zona
  • Utilizzare le mascherine FFP2 se si deve uscire
  • Nelle aree limitrofe o a distanza fino a tre chilometri dal luogo dell’esplosione, si consiglia di rimanere all’interno delle abitazioni, di tenere chiuse le finestre e di disattivare gli impianti di ventilazione (condizionatori, ventilazione meccanica controllata, cappe aspiranti) per evitare l’immissione di area esterna insalubre
  • Evitare l’utilizzo di veicoli, perché la circolazione con finestrini aperti o sistemi di ventilazione attivi può aumentare il rischio di inalazione di sostanze irritanti
  • Particolare attenzione deve essere posta da parte dei soggetti più vulnerabili: neonati, bambini e adolescenti; persone anziane; soggetti affetti da patologie croniche, cardiovascolari o da condizioni immunodepressive; donne in gravidanza

In caso di comparsa di sintomi respiratori acuti (difficoltà respiratoria, tosse persistente, bruciore oculare e nausea), contattare tempestivamente il medico di medicina generale o, in caso di emergenza, il numero unico 112. Per informazioni è attiva la Sala Operativa h24 della Protezione Civile al numero verde 800 854 854.

Sul portale di Roma Capitale, www.comune.roma.it, si possono consultare tutte le informazioni e la mappa per individuare la distanza dal luogo dell’esplosione.

«Prego per le persone coinvolte nell’esplosione di un distributore di benzina, avvenuta questa mattina nel quartiere Prenestino Labicano nel cuore della mia Diocesi. Continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente». Lo ha scritto Papa Leone XIV su X.

Sempre nella mattinata, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha fatto sapere con una nota: «Mi ha appena chiamato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per esprimere vicinanza e solidarietà alla città e alle persone che sono rimaste coinvolte nell’esplosione di questa mattina nel quartiere Presentino. L’ho aggiornato sulla situazione e mi ha chiesto di trasmettere il suo ringraziamento a tutti gli operatori e alle forze dell’ordine che sono intervenute prontamente sul posto evitando conseguenze peggiori».

La presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha dichiarato: «Desidero esprimere, a nome del Governo e mio personale, un sentito ringraziamento alle Forze dell’ordine, ai Vigili del fuoco, alla Polizia locale di Roma Capitale, agli operatori sanitari e a quelli della Protezione civile, e a tutti coloro che oggi sono intervenuti con tempestività ed efficienza in occasione della grave esplosione che ha colpito la città. Grazie alla prontezza e alla professionalità evidenziati nel primo intervento di messa in sicurezza e chiusura dell’area interessata e alla rapidità dei soccorsi, è stato possibile evitare che questo tragico evento avesse conseguenze ancora più gravi. Il coordinamento immediato tra le diverse unità operative e il coraggio dimostrato testimoniano, ancora una volta, il valore straordinario delle donne e degli uomini che ogni giorno lavorano per garantire la sicurezza, l’incolumità e la salute dei cittadini. A tutti loro va la nostra sincera riconoscenza».

«Ho espresso il ringraziamento a tutte le forze intervenute, ma è importante che tutti sappiano che oggi le divise, le persone che lavorano al servizio dello Stato, del cittadino (le forze dell’ordine, l’Ares 118, i vigili del fuoco, i vigili urbani) hanno veramente evitato che ci potessero essere molti morti». È quanto ha affermato all’Adnkronos il prefetto di Roma, Lamberto Giannini. «Non è semplice, in tempi così brevi, riuscire a circoscrivere un’area, a farla evacuare. È stato utile il fatto che da tanto ci stiamo preparando. Abbiamo fatto due grandi esercitazioni di protezione civile e altre saranno in programma». In merito alle esercitazioni, il prefetto ha poi spiegato all’Adnkronos: «Una di queste prevedeva proprio uno scenario analogo e fu fatta l’estate scorsa a Tor di Quinto: avevamo simulato un’esplosione con incendi e ustionati, erano stati fatti diversi briefing. Sono state messe in pratica le cose sulle quali ci siamo esercitati. La soddisfazione è che è stata data una risposta da grande città con tutte le componenti, dal sindaco alla protezione civile alle forze dell’ordine. Ci siamo sentiti tutti costantemente oggi».

«Quanto accaduto questa mattina in via dei Gordiani ci ha profondamente scossi. Esprimo la mia più sentita vicinanza e solidarietà alle persone rimaste ferite nell’esplosione e a tutte le famiglie coinvolte. Il mio ringraziamento va alle donne e agli uomini dei Vigili del Fuoco, della Polizia di Stato e della Polizia Locale di Roma Capitale, che con il loro tempestivo intervento hanno evitato una tragedia ancora più grave». Lo dichiara in una nota l’assessora alle politiche sociali e alla salute di Roma Capitale, Barbara Funari. «Come Dipartimento politiche sociali – aggiunge Funari – siamo intervenuti immediatamente con la nostra dirigente Gianna Rita Zagaria, attivando due unità di strada del progetto Giubileo per monitorare la situazione, fornire supporto, accoglienza e assistenza alle persone eventualmente fragili coinvolte. Siamo in costante contatto con le autorità competenti per garantire ogni ulteriore forma di aiuto necessaria».

In una nota, la presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, ha dichiarato: «Esprimo la mia solidarietà alle persone rimaste ferite nell’esplosione avvenuta questa mattina in via dei Gordiani. Un ringraziamento speciale va ai soccorritori che, con il loro tempestivo intervento, hanno evitato conseguenze ancora più gravi, mettendo in sicurezza l’area e, in particolare, il campo estivo poco distante. Siamo vicini al presidente del Municipio V, Mauro Caliste, e a tutti gli operatori impegnati sul posto: dalle Forze dell’ordine alla Polizia locale di Roma Capitale, dai Vigili del Fuoco alla Protezione civile, fino al personale sanitario del 118 e le diverse strutture capitoline. Seguiremo, anche in diretto contatto con il sindaco Roberto Gualtieri, gli sviluppi di quanto accaduto».

In una nota, la capogruppo capitolina di Forza Italia Rachele Mussolini, il consigliere capitolino di Fi Francesco Carpano e il coordinamento di Forza Italia nel Municipio V hanno affermato: «Il gruppo romano di Forza Italia esprime vicinanza e solidarietà alle persone danneggiate e ferite a seguito della forte esplosione di un distributore di gas avvenuta stamane in via Gordiani. Un bilancio che, stando alle notizie attuali, si aggrava di ora in ora. Al momento i feriti, nessuno dei quali fortunatamente in pericolo di vita, sarebbero più di venti, tra cui un vigile del fuoco, alcuni esponenti delle forze dell’ordine, operatori del 118 e persino alcuni residenti delle abitazioni limitrofe. Ci auguriamo che gli ispettori del lavoro, la polizia locale e le forze dell’ordine facciano piena luce all’accaduto, su cui la premier Meloni e il ministro Piantedosi stanno già ponendo la massima attenzione. Ringraziamo, ovviamente, i soccorritori intervenuti, il cui contributo è stato determinante per evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare e creare altri danni a cose e persone».

«Solidarietà e vicinanza alle persone ferite in seguito all’esplosione di un distributore di benzina e Gpl, avvenuta questa mattina in via dei Gordiani, nella zona est della Capitale. Cogliamo l’occasione per ringraziare il personale della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, delle Forze dell’ordine e quello sanitario, donne e uomini impegnati, con la dedizione di sempre, nelle operazioni di soccorso e messa in sicurezza. Continuiamo, infine, a seguire la vicenda con la giusta apprensione, augurandoci che si faccia luce al più presto sulle cause dell’accaduto». Così in una nota Flavia De Gregorio e Antonio De Santis, capogruppo e consigliere di Azione in Campidoglio.

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Massimo Marciano
Massimo Marcianohttp://www.massimomarciano.it
Fondatore e direttore di Metropoli.online. Giornalista professionista, youtuber, opinionista in talk show televisivi, presidente e docente dell'Università Popolare dei Castelli Romani (Ente accreditato per la formazione professionale continua dei giornalisti), eletto più volte negli anni per rappresentare i colleghi in sindacato, Ordine e Istituto di previdenza dei giornalisti. Romano di nascita (nel 1963), ciociaro di origine, residente da sempre nei Castelli Romani, appassionato viaggiatore per città, borghi, colline, laghi, monti e mari d'Italia, attento osservatore del mondo (e, quando tempo e soldi lo permettono, anche turista). La passione per la scrittura è nata con i temi in classe al liceo e non riesce a distrarmi da questo mondo neanche una donna, tranne mia figlia.
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