Nel romanzo “Di fuga in fuga” di Claudio Calabrese si racconta una storia semplice ma allo stesso tempo molto importante per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di regolamentare le posizioni degli immigrati di seconda generazione, che spesso devono lottare contro le ingiustizie di una burocrazia farraginosa che impedisce loro di vedere riconosciuti i propri diritti fondamentali.
Rayan non è nato in Italia ma vi è giunto dal Marocco con sua madre Halima quando aveva quattro anni. Si sono stabiliti a Trento, dove il bambino ha frequentato le scuole, ha imparato la lingua, ha assimilato i costumi italiani e ha vissuto secondo le leggi, conservando certamente il legame con le sue origini ma adattandosi perfettamente al nuovo contesto. Sua madre ha sposato un italiano con cui ha avuto una figlia, ed è qui che si è originato il divario tra Rayan e la sua famiglia: sia Halima sia la sorella hanno ottenuto la cittadinanza italiana mentre lui no, e i suoi genitori non hanno combattuto per lui, creando ancora più distanza tra loro.
La storia di Rayan è la copia di quelle di tutti gli immigrati che vivono, studiano e/o lavorano in Italia ma che non possono sentirsi italiani: l’autore è molto sensibile a questa tematica, essendo anche un insegnante e avendo quindi toccato con mano i disagi dei figli degli immigrati. Con questa vicenda cerca di aprire un dibattito, di proporre delle riflessioni di ordine sociale che vadano oltre il nostro orticello, perché fuori dai nostri limitati confini c’è una foresta da scoprire ricca di diversità.
È di meno di un mese fa la tornata elettorale referendaria, passata totalmente in sordina, tra i cui quesiti vi era quello che chiedeva la possibilità di ridurre da dieci a cinque gli anni di residenza legale nel nostro Paese richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli minorenni. L’Italia non ha risposto, dimostrando ancora una volta di essere insensibile ai problemi altrui.
“Di fuga in fuga” ci porta a contatto con una storia realistica che parla di un uomo che, sin da bambino, ha cercato il proprio posto in questo Paese, trovando solo rifiuti e pregiudizi. L’unica risposta di Rayan è stata fuggire, per poi rendersi conto che è giusto lottare per quello in cui si crede, anche se si ricevono tante porte in faccia, anche se il fatto di sentirsi sempre cittadini di serie B brucia e amareggia. Il protagonista però non si arrenderà, prendendo la decisione di combattere per sé e per tutti coloro che hanno diritto a definirsi italiani.
Casa Editrice: Edizioni Praxis Verlag
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 252
Prezzo: 17,00 €
Codice ISBN: 978-8896134412
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