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Lazio: botteghe storiche, a luglio il secondo bando per 2,8 milioni di euro

L'annuncio dato in occasione della presentazione dei risultati della prima edizione, promossa dalla Regione. L'avviso è aperto fino a dicembre

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Si è tenuto nei giorni scorsi a Roma, nello spazio culturale WeGil a Trastevere, l’evento “Botteghe storiche”, promosso dalla Regione Lazio per celebrare i risultati della prima edizione del bando regionale dedicato alla salvaguardia e alla valorizzazione delle botteghe e attività storiche del territorio. Momento centrale dell’evento è stata la consegna delle targhe e degli attestati ai sindaci dei Comuni che hanno aderito alla prima edizione del bando, a testimonianza dell’impegno condiviso nella tutela del patrimonio commerciale e culturale del Lazio.

Nel corso della mattinata, è stata ufficialmente annunciata l’apertura della seconda finestra dell’avviso pubblico, con una dotazione finanziaria di 2,8 milioni di euro. I Comuni potranno presentare nuovi programmi di valorizzazione delle attività storiche, con contributi fino al 100% per i Comuni con meno di 5.000 abitanti o in dissesto finanziario. Il nuovo bando prevede misure agevolative per il restauro, la conservazione, l’innovazione e la promozione delle botteghe storiche, con l’obiettivo di rafforzare l’identità territoriale e sostenere lo sviluppo economico locale.

L’iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche regionali di rigenerazione urbana e promozione delle eccellenze locali, con l’obiettivo di consolidare il ruolo delle botteghe storiche come motore di identità, attrattività e sviluppo sostenibile. La nuova edizione 2025 del bando partirà nel mese di luglio. La modalità di selezione delle domande di partecipazione è “a sportello”, con l’avviso che resterà aperto fino a dicembre 2025.

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Il successo di questa importante misura regionale è stato condiviso, in occasione dell’evento svoltosi nei giorni scorsi, alla presenza di importanti rappresentanti istituzionali. Tra di essi: la vicepresidente e assessora a sviluppo economico, commercio, artigianato, industria, internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli; l’assessora alle attività produttive e alle pari opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli; il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti; il presidente di Lazio innova, Francesco Marcolini.

«Il bando è stato un successo ha dichiarato Roberta Angelilli -. Un ottimo risultato che vogliamo rafforzare. Abbiamo premiato stamattina i comuni che hanno aderito alla misura botteghe storiche ed erogato 2,4 milioni di euro, che hanno generato 3,2 milioni di investimenti complessivi. L’Elenco regionale delle botteghe ed attività storiche del Lazio conta oggi 791 attività riconosciute in 73 comuni del Lazio, comprese le Città di fondazione, per le quali è prevista una riduzione dei termini temporali per il riconoscimento, valorizzando così le specificità storiche e culturali di quei territori. Le botteghe storiche rappresentano un autentico presidio di tradizione, saper fare e identità locale. Con questo bando vogliamo accompagnarle in un percorso di rilancio che unisca memoria e innovazione, sostenendo il tessuto economico, culturale e sociale dei nostri territori».

«Le attività storiche sono un patrimonio vivo della nostra città, presidio di identità, memoria e coesione sociale – ha sottolineato Monica Lucarelli -. Con “Come ’na vorta” abbiamo avviato un percorso strutturato per tutelare e promuovere il commercio storico romano. Ci auguriamo che questo sia solo il primo passo di una strategia più ampia, capace di garantire nuove misure e risorse per accompagnare queste realtà anche nel futuro».

«Un’iniziativa di successo e attesa da tempo – ha evidenziato Lorenzo Tagliavanti -. Le attività storiche hanno dimostrato una grande capacità di stare sul mercato e di accogliere con coraggio i mutamenti che, mai come nella fase attuale, sono frenetici e difficilmente prevedibili. Di questo dobbiamo ringraziare tanti imprenditori che, negli anni, hanno costruito una serie di esperienze che hanno “sconfitto il tempo”, ovvero hanno interpretato positivamente il cambiamento».

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