6.4 C
Roma
sabato 14 Dicembre 2024
spot_img
spot_img

Giornale di attualità, opinioni e cronache dall'Italia e dal mondo
direttore: Massimo Marciano

HomeCronache MetropolitaneEmilia Romagna, congresso Agci: una comunità che mette al centro le persone

Emilia Romagna, congresso Agci: una comunità che mette al centro le persone

Il movimento cooperativo nella regione: oltre 234mila addetti e fatturato al 29% del comparto nazionale. Emanuele Monaci eletto presidente

- Pubblicità -

“Innovare, connettere, crescere”. Non è un semplice slogan ma un vero e proprio credo, un programma strategico per il futuro, con cui Agci Emilia-Romagna, la struttura regionale dell’Associazione generale cooperative italiane, ha voluto dare il via al 16esimo congresso che si è svolto a Bologna, venerdì 22 novembre, e che ha ospitato, oltre all’assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Colla, anche il neoeletto presidente della Regione, Michele De Pascale. La sua prima uscita pubblica che non è passata inosservata agli occhi della stampa dedicandogli, infatti, un servizio giornalistico su Rai3.

Da sinistra: Emanuele Monaci, Renato Lelli, Massimo Mota e Giovanni Schiavone (foto Mascia Garigliano)
Foto Mascia Garigliano

«Celebriamo questo congresso in un momento di grandi cambiamenti per la nostra società e sono tutti fatti a cui la cooperazione non può restare indifferente». Ha esordito così l’uscente presidente di Agci Emilia-Romagna, Massimo Mota, che ha continuato: «Dal clima alla demografia, dell’emigrazione alle diseguaglianze sociali fino alla sanità e al sistema di welfare su cui facciamo conto ogni giorno, probabilmente l’Occidente stesso sta vivendo anche un cambiamento che riguarda il concetto di democrazia e di partecipazione. Segni di cambiamento che incideranno profondamente sulle nostre vite. Cambia il quadro di riferimento, cambiano anche i mezzi tecnologici, ma ciò che non subisce mutamento sono i rischi di esclusione e di aumento della fragilità sociale che ogni cambiamento porta con sé. La cooperazione non è esente da questo rischio, anche se ha sempre saputo dare risposte positive e contribuito ad offrire soluzioni che, attraverso meccanismi di solidarietà e mutualità, hanno saputo difendere le fasce più deboli».

Nella regione Emilia-Romagna il movimento cooperativo è stato e continua ed essere una delle forze propulsive del benessere sociale e collettivo. Con oltre 234mila addetti e un fatturato che incide per il 29% sull’intero comparto nazionale, le cooperative di questa terra non sono semplicemente imprese: rappresentano una comunità che mette al centro le persone, senza lasciare indietro nessuno e creando sviluppo economico, coesione sociale e nuove opportunità.

- Pubblicità -

Basti pensare che nel comparto del sociale e dei servizi alla persona gli addetti che lavorano nelle cooperative raggiungono il 37% degli occupati dell’intero settore; nella logistica la quota è del 30%. Nel 2023 la cooperazione dell’Emilia-Romagna ha realizzato un fatturato pari a 41 miliardi. Anche se c’è un dato allarmante che riguarda la nascita delle cooperative: nel 2012 ogni mille cooperative attive ne aprivano 84, oggi ne aprono solo 25 evidenziando il fatto che siamo di fronte a una crisi del modello cooperativo.

Michele De Pascale con Emanuele Monaci (foto Mascia Garigliano)

Di questo e altro si è dibattuto durante il convegno dell’Associazione emiliano romagnola, moderato da Renato Lelli, vicepresidente regionale e membro della presidenza nazionale Agci, che ha visto interessanti spunti e riflessioni come quelli di Guido Caselli, vicesegretario generale Union-Camere dell’Emilia-Romagna, di Giovanni Schiavone, presidente nazionale di Agci, di Paolo Lucchi, vicepresidente di Legacoop Emilia-Romagna, e di Pierlorenzo Rossi, direttore di Confcooperative Emilia-Romagna.

Giovanni Schiavone (foto Mascia Garigliano)

Michele De Pascale, presidente dell’Emilia-Romagna, ha ringraziato per l’invito ricevuto e ha rinnovato il proprio impegno e volontà a mantenere un rapporto di dialogo e confronto col mondo delle imprese e della cooperazione in una regione dove da sempre regna sovrana, contribuendo concretamente alla crescita socioeconomica del Paese.

«Tante sfide dobbiamo affrontare in questo contesto globale e nazionale caratterizzato da instabilità geopolitica, cambiamenti climatici e transizioni epocali, come quelle digitale, ecologica e demografica». Queste le parole pronunciate dal neoeletto Emanuele Monaci, che ha preso le redini della presidenza di Agci Emilia-Romagna.

E poi ancora crisi demografica, difficoltà di reperire forza lavoro. Calo della natalità, invecchiamento della popolazione, immigrazione. «Tutti fenomeni – ha continuato il presidente Monaci – che stanno modificando il tessuto sociale ed economico regionale, richiedendo risposte innovative e coraggiose, con una ridefinizione del welfare socio-assistenziale. La cooperazione è un modello unico, capace di generare valore economico e sociale per la comunità. Il suo compito è quello di supportare la politica nel leggere i cambiamenti in atto e nel progettare, con lungimiranza, la società di domani. Il nostro contributo consiste nel mettere a disposizione valori, competenze ed esperienza per orientare le scelte politiche e rispondere ai bisogni emergenti della società».

Fotoservizio di Mascia Garigliano

- Pubblicità -
Mascia Garigliano
Mascia Garigliano
Orgogliosamente calabrese, romana d’adozione. Nata nel 1983, giornalista professionista dal 2010. Attualmente sono responsabile ufficio stampa di AGCI (Associazione generale cooperative italiane). La scrittura e la lettura sono il mio pane quotidiano. Ho esperienza come redattrice, addetta stampa, social media manager e organizzatrice di eventi. Adoro viaggiare, fisicamente e con la fantasia. Il tempo libero lo passo a cucinare, nuotare e boxare. Particolare predilezione per i cani, amo la natura e i casolari in campagna, con mare annesso. Un mio motto? “Può cambiare il modo di comunicare ma il giornalismo rimane pur sempre il Quarto potere”.
- Pubblicità -

Primo Piano

Ultimi Articoli

error: Content is protected !!