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Colleferro: il filo della memoria a cento anni dalla morte di Giacomo Matteotti

Dal 4 ottobre un mese di mostre, incontri e arte in biblioteca, auditorium e scuole. Con opere di artisti contemporanei in tutta la città

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A cento anni dal sacrificio di Giacomo Matteotti a Colleferro un mese intero sarà dedicato a incontri, mostre ed esperienze artistiche relazionali per non interrompere il filo della memoria. Il filo rosso è quello dell’opera che apre il percorso espositivo e che conduce alle parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella dichiarazione del 10 giugno 2024.

Il filo prosegue tra le pagine della graphic novel Tempesta e poi corre tra le opere, i pensieri e le parole degli artisti in mostra. Il filo rosso cuce insieme, unisce, collega visioni e pensieri. Per l’occasione l’intera cittadina di Colleferro, con il suo spazio espositivo, la biblioteca, le scuole, l’auditorium, sarà popolata da mostre d’arte, proiezione di film, presentazione di libri, performance musicali e teatrali, conferenze, laboratori di teatro della memoria, mostra itinerante della graphic novel Tempesta, realizzazione di un’opera di street art relazionale da parte degli studenti delle scuole superiori, accompagnati da street artist, e tanto altro ancora. L’evento nasce per far conoscere Giacomo Matteotti anche ai più giovani e condividere la sua eredità.

Venerdì 4 ottobre alle 17 l’inaugurazione, tenuta nella nuova area espositiva in Corso Garibaldi 22, nel prestigioso palazzo comunale, dell’evento “Matteotti chi? Un filo rosso lungo cento anni – Arte per la memoria”, promosso dal Comune di Colleferro. Subito dopo si apriranno le porte della mostra d’arte dove il percorso espositivo si snoda tra le opere di artisti contemporanei che, ispirati dalla figura di Giacomo Matteotti, offrono interpretazioni personali e innovative al filo rosso della memoria.

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Le opere in esposizioni spaziano tra pittura, scultura, fotografia e installazioni. La mostra sarà visitabile fino al 3 novembre.

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Azzurra Cavallini
Azzurra Cavallini
Nata nel 2008 a Roma. Vive con la sua famiglia a Fiano Romano, una tranquilla cittadina della provincia romana. Frequenta il liceo delle scienze umane “Gaio Valerio Catullo” a Monterotondo. Nel 2018 ha vinto il concorso letterario per piccoli scrittori indetto dal Comune di Fiano Romano. Collabora con la rivista “La Gazzetta del Tevere”. Frequenta corsi di danza classica, moderna e reggaeton. Sin da piccola ha partecipato a laboratori teatrali e a rappresentazioni nella sua città d’origine. È appassionata di fotografia e ama cogliere aspetti inediti del mondo attraverso i suoi scatti. Ama la psicologia, che consente di comprendere l'animo umano in tutte le sue sfaccettature. Il suo motto è: «Non puoi mettere limiti a niente. Più sogni, più andrai lontano» (Michael Phelps).
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