È crisi al Comune di Albano Laziale. In tarda serata, con un comunicato, il sindaco Massimiliano Borelli ha annunciato l’abbandono della fila della maggioranza di governo da parte di un consigliere comunale: è il quinto, che così ha messo in minoranza l’amministrazione di centrosinistra della popolosa città dei Castelli Romani. Nelle prossime ore si saprà se saranno formalizzate, come vuole la legge per sfiduciare l’amministrazione e portare allo scioglimento del Consiglio comunale, le dimissioni contemporanee della maggioranza dei consiglieri di Palazzo Savelli: i cinque fuoriusciti dalla maggioranza più i rappresentanti della minoranza.
Il comunicato del sindaco Massimiliano Borelli
Con profonda amarezza e indignazione prendo atto di quanto accaduto. Un altro componente della maggioranza, in queste ultime ore, ha scelto di tradire il mandato ricevuto dai cittadini, rinnegando, come gli altri quattro, il progetto politico e amministrativo che insieme avevamo costruito per il bene di Albano Laziale.
Un gesto gravissimo, che nulla ha a che fare con il confronto democratico o con la libertà di opinione: è stato un atto di opportunismo politico, dettato da interessi personali e non dall’interesse collettivo. Chi sceglie di vendere il proprio ruolo e far cadere un’amministrazione legittimamente eletta, si assume la responsabilità di aver fermato un percorso di crescita, di lavoro, di serietà e di trasparenza.
Io, insieme alla squadra che ha condiviso con me questi anni di impegno, posso dire di aver sempre agito con coerenza e rispetto verso i cittadini, senza mai cedere a ricatti o compromessi. Chi ha preferito il calcolo alla lealtà, la convenienza al dovere, dovrà spiegare alla città le proprie scelte. Albano Laziale meritava stabilità, non tradimenti.
Continuerò, in qualunque ruolo, a servire la mia comunità con la stessa passione e lo stesso senso di responsabilità che hanno guidato ogni mia decisione.








