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Dalle 7 note alle 70 candeline: una vita in musica per Claudio Simonetti

Compleanno per l'autore di tante colonne sonore di successo. «Scriverò ancora musica, farò concerti: il lavoro degli artisti non ha mai fine»

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«La musica può rendere gli uomini liberi». Citando Bob Marley, i primi 70 anni di Claudio Simonetti sono stati esattamente vissuti così: all’insegna delle sette note e della Libertà. Libertà nella Musica, libertà nelle scelte. Nato a San Paolo, in Brasile, il 19 febbraio 1952, all’età di 11 anni si trasferisce in Italia con la sua famiglia, per poi iscriversi al Conservatorio Santa Cecilia di Roma con il fine di studiare composizione e pianoforte.

Compositore, arrangiatore, tastierista e produttore, è tra i musicisti italiani che hanno lasciato maggiormente il segno nell’immaginario collettivo, sia in patria sia all’estero. Una lunghissima carriera come componente e come fondatore di rock band come Il ritratto di Dorian Gray  ed Oliver che poi, dopo la colonna sonora di Profondo rosso nel 1975, cambierà nome per diventare Goblin.

«Una volta l’età dei 70 anni mi sembrava molto, molto lontana. Quasi irraggiungibile. E invece, come direbbe Vasco, eccola qua!», ha detto alla vigilia di questo importante genetliaco. «Comunque non posso dire che il tempo sia volato, perché ho fatto veramente tante cose in tutti questi decenni di vita in musica. L’importante ritengo sia non vivere di ricordi, ma avere sempre una meta da raggiungere. Ed è quello che continuerò a fare».

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Attualmente, la sua formazione sono i Claudio Simonetti ‘s Goblin, e comprendono Cecilia Nappo al basso, Federico Maragoni alla batteria, Daniele Amador alla chitarra. Figlio di Enrico Simonetti, anch’egli indimenticato musicista che ha fatto la storia della musica italiana, Claudio è conosciuto al grande pubblico soprattutto per aver composto molte colonne sonore di pellicole italiane e americane.

Con Renato Marengo, Franco Bixio e Lisa Bernardini

Tra queste colonne sonore, gli indimenticabili successi per i film di Dario Argento. Ha scritto colonne sonore anche per George A. Romero, Ruggero Deodato, Sergio Martino, Lucio Fulci, Lamberto Bava, Castellano & Pipolo e Salvatore Samperi. Il maestro Simonetti e la sua straordinaria band eseguono nei concerti una scaletta composta da classici della discografia cinematografica horror, come Profondo Rosso, Suspiria, Phenomena,Tenebre (solo per citarne qualcuno). Intense le atmosfere musicali che la band da sempre riesce a creare, merito anche in  parte delle scene proiettate dei film durante i concerti.

I Claudio Simonetti’s Goblin

I Claudio Simonetti’s Goblin, dopo l’uscita nel 2018 di The Very Best Of  – Volume  1, che conteneva le nuove versioni di brani storici quali Profondo Rosso, Suspiria, Phenomena, Dèmoni, Il Cartaio, Tenebre e Dawn of the dead, e dopo l’album di inediti The devil is back del 2020, hanno proseguito con una raccolta di brani famosi uscita pochi mesi fa, dal titolo The Very Best Of – Volume 2.

L’ultima fatica musicale, interamente suonata ed arrangiata dai Claudio Simonetti’s Goblin, contiene brani storici quali Roller e Aquaman tratti dall’album Roller dei Goblin; Opera, Non ho sonno, Death Farm, colonne sonore degli omonimi film di Dario Argento; Gamma, brano scritto dal padre Enrico Simonetti e sigla di grande successo dell’omonimo sceneggiato tv.

E ancora: Cut and run, sua colonna sonora del film Inferno in diretta/Cut and run, diretto da Ruggero Deodato; Hands of steel, sua colonna sonora di Vendetta dal futuro/Hands of steel, diretto da Sergio Martino; Halloween, regia e musica di John Carpenter. Per concludere, Tubular bells di Mike Oldfield.

«In questo 2022 – continua Simonetti – si festeggiano altre ricorrenze importanti che mi riguardano, non solo i miei 70 anni. Ad esempio, anche i 45 anni di Suspiria (1977), i 40 anni di Tenebre (1982), ma anche i 35 anni di Opera (1997), i 15 anni di La terza madre (2007) o i 10 anni di Dracula 3D (2012). Tutti successi che mi appartengono e di cui vado fiero. Continuerò a scrivere musica e a fare concerti, come ho sempre fatto, non badando all’età. Alla fine, è un mero dato anagrafico. A differenza della maggior parte dei lavori, fortunatamente quello nostro (intendo quello degli artisti) non ha mai fine. Soprattutto se si cerca di conservare l’entusiasmo di una volta, anche in tempi molto difficili come questi che stiamo vivendo, in seguito all’emergenza sanitaria mondiale, e che ci mettono continuamente a dura prova. A prescindere dall’età».

Claudio Simonetti con Dario Argento

Così conclude, con una sfumatura decisamente saggia, questo orgoglio  musicale  nostrano conosciuto in tutto il mondo. «D’altronde, il mestiere dei musicisti non è mai stato un lavoro facile, e un po’ la corazza dura per continuare ce l’abbiamo. Come regalo di compleanno, sto pensando al mio prossimo tour mondiale Oltreoceano, già in preparazione». RockOn! E buon compleanno, Claudio

Claudio Simonetti nel suo studio (foto di Marco Bonanni)
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Lisa Bernardini
Lisa Bernardinihttps://lisabernardini.it/
Toscana di nascita ma romana d’adozione; nasce nel 1970. Giornalista pubblicista iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Presidente dell’Associazione Culturale “Occhio dell’Arte APS”, direttore artistico. Si occupa di organizzazione eventi, informazione, pubbliche relazioni e comunicazione. Segue professionalmente per lo più personaggi legati alla cultura, all'arte  e alla musica. Fine Art Photography. 
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